//Prendo coscienza.
Ho gli occhi chiusi e sono in piedi.
In lontananza sento del vetro che si rompe.
[[Provo ad aprire gli occhi.]]////La ragazza continua a guidare ad alta velocità, ignorando completamente quello che ho detto.
[[Riguardo la strada.]]////Da una strada laterale, non molto lontana, vedo un camion avvicinarsi alla nostra macchina con altrettanta velocità.
Provo ad avvertirla.
Lei continua a guidare nervosamente, mantenendo la sua velocità elevata.
Decido di provare a scuoterla.
Nel momento in cui manca un centimetro per arrivare a lei, il camion si schianta con la nostra macchina.
Chiudo istintivamente gli occhi per non vedere quello che potrebbe accadere e l'impatto [[mi scuote violentemente.]]//Mi guardo intorno.
Per un attimo non capisco dove mi trovo, ma appena prendo coscienza dei miei sensi capisco che sono a casa mia.
Appoggio la mia mano al petto: il cuore mi batte fortissimo.
[[Di nuovo...]]Ormai sono mesi che **quella visione** mi tormenta.
Ho visto molte di queste visioni nella mia vita, ma questa è la prima volta che una in particolare **mi ossessiona**.
Ogni volta che provo ad avvertire o toccare la ragazza, la visione si conclude con il camion che si schianta sulla sua macchina
[[Cosa sta cercando di dirmi?]]Inizio a camminare e schiaccio un pezzo di vetro per terra con la mia ciabatta.
Non ho voglia di mettere a posto.
Andrò fuori a schiarirmi le idee.
Vado nella mia stanza per prendere il mio MP3 e sento una notifica arrivarmi dal telefono.
"Ciao tesoro!
So che non hai molta voglia di sentirci, ma ogni tanto potresti farti sentire, anche per dirci come stai.
Ti vogliamo bene, Mamma e Papà."
Prendo il telefono e scrivo: "Capita."
Lancio il telefono sul letto e vado all'ingresso, mi metto la giacca e le scarpe, apro la porta ed [[esco di casa.]]Sta nevicando.
Sai che novità...
Esco dal portico e mi incammino per la strada che va verso il centro.
Al posto di camminare tra villette e abitazioni, che come idea non mi alletta, decido di camminare tra negozi e persone che parlano quasi sussurrando.
L'unica fonte che rompe questa quiete proviene da un gruppo di bambini con uno slittino che corrono verso la mia direzione e quella di una donna che sta guardando una vetrina.
I soliti mocchiosi casinisti...
I bambini sono così eccitati e non curanti del mondo che li circonda che, passando di fianco alla donna, lo slittino la travolge facendola cadere di faccia e facendole rompere gli [[occhiali.]]//Vedo nero.
Apro gli occhi.
Ho davanti a me la strada che sto percorrendo.
La signora è già per terra. Il bambino che aveva in mano lo slittino perde l'equilibiro e cade, facendo cadere di consequenza tutto il gruppo.
Chiudo gli occhi.
[[Di nuovo nero.]]//Sbatto le palpebre. La donna è per terra e il bambino che l'ha travolta con lo slittino inciampa e cade, causando un effetto domino facendo rotolare per terra i suoi amici.
Così smetteranno di fare casino...
La donna inizia ad urlare ai bambini di fare attenzione e si alzano e corrono via alla velocità della luce, ridendo.
Io continuo a camminare facendo finta di niente.
Tanto ci sono abituata di vedere il **futuru** delle persone.
Non so perché, ma ogni volta che del vetro si rompe vicino a me, vedo una porzione del futuro di una persona casuale.
Passo davanti ad una struttura con tetto a punta e prendo la via affiancata ad essa.
La strada è costeggiata da una lunga fila di lampioni.
C'è poca gente, ma cammina lentamente e silenziosa.
In lontananza vedo [[una figura]] che cammina a passo spedito verso di me.Me ne frego e continuo a camminare.
Ci avvicianiamo l'una e all'altra e noto che è una ragazza alta e bionda.
Quando è abbastanza vicina da vedere alcuni particolare del suo visto e comincio a sentirmi strana, come se l'avessi già vista.
Senza accorgermene la fisso e lei nota che la sto fissando e mi fa un grande sorriso; distolgo lo sguardo facendo finta di non aver fatto niente.
Realizzo.
Inizio a sudare.
Mi rendo conto che è **lei**.
Lei mi ignora e continua a camminare.
Mi passa di fianco e in quel preciso istante le do una occhiata senza farmi vedere e noto qualcosa di strano.
Mi sorpassa, io mi fermo e mi giro per guardarla allontanarsi da me.
Cos'era quello sguardo? Mi guardo in giro per capire se le altre persone si sono accorte di quello che ho appena visto.
Un ragazzo dall'altra parte della strada la guarda con aria sognante. Due ragazze che erano sul lato del marciapiedi parlano fitto tra di loro, lasciandosi scappare qualche risatina innocente.
Com'è possibile che non siano accorti di quello sguardo? Quello è lo sguardo di una persona che dentro di sè ha il vuoto.
Io lo riconosco bene. Dato che dentro di me c'è il nulla più totale.
[[Il suo sorriso...]]Il suo sorriso è vuoto come un raggio di sole che non riscalda.
La guardo camminare via.
Chi se ne importa.
Mi giro per continuare per la mia strada.
[[Ma...]][[Vado da lei.]]
(if: $finaleaperto is true) [ [[Continuo a camminare.]] ]Fino ad adesso ho sempre evitato di raccontare alle persone il loro futuro.
Quindi cosa me ne importa?
Non la conosco nemmeno.
//"Teresa."//
Mi giro: la ragazza sta ancora camminando per la sua strada.
Cos'era quella voce?
[[Teresa?]]Ho un attimo di esitazione.
All'improvviso il mio corpo si muove da solo: mi giro e cammino velocemente per recuperarla.
Cosa mi succede?
Due metri...
Un metro...
[[La chiamo.]]Le persone più vicine a me si girano incuriosite, inclusa lei.
Mi guarda. Lo sguardo è vuoto e spento.
Poi mi sorride, come se fosse una persona normale e gentile e mi dice: "Hai bisogno di qualcosa?".
La gente che prima si era girata, adesso ha smesso di guardarmi e ha ricominciato a camminare silenziosamente.
Aspetto che la gente si allontani.
Lei aspetta, come se avesse capito le mie intenzioni.
[[Adesso nessuno può sentirci.]]"Conosco il tuo futuro."
Lei non sembra minimamentte turbata dalle mie parole.
Continua a sorridermi.
"Non penso di sapere di cosa tu stia parlando." dice con voce gentile e amorevole.
"So che detto da una sconosciuta può sembrere folle e incomprensibile, ma vorrei che mi credessi."
"Non riesco a capire di cosa tu stia parlando e se è uno scherzo non è divertente." dice con voce pacata e comprensiva.
Rimango in silenzio.
"Se era questo che volevi dirmi allora io vado."
Mi rendo conto che non mi crederà mai.
Lei si gira e inizia a camminare, ma io prendo il mio MP3 dalla mia tasca e lo lancio per terra con forza.
[[Speriamo che mi aiuti.]]//Vedo nero.
Sbatto le palpebre e vedo la strada in cui mi trovo nella realtà.
Sento una breve melodia non molto lontano da me.
Poco dopo sento un ronzio al di sopra di me.
In lontananza, da una via secondaria, sento un rombo e lo scricchiolio della neve.
[[Vedo di nuovo nero.]]//Lei si gira di scatto, quasi spaventata.
Il mio MP3 è per terra, con lo schermo rotto.
"Cosa hai fatto?" mi chiede con preoccupazione.
Chiudo gli occhi.
[[...]](set: $counter to 30)
Devo convincerla!
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[Riapro gli occhi.
"Ti arriverà un messaggio sul telefono." dico con voce calma.
Lei mi guarda incredula. Poco dopo sento la suoneria di un telefono.
Lei prende il cellulare e lo controlla. Ha uno sguardo incredulo, ma svanisce subito pensando che sia una coincidenza.
"Adesso si romperà il lampione sopra la nostra testa."
Lei alza lo sguardo speranzosa. Il lampione produce un ronzio e la luce inizia ad accendersi e spegnersi per poi spegnersi definitivamente.
Mi guarda di nuovo, stavolta con un po' di agitazione.
"Arriverà uno spazzaneve su questa strada."
Lei guarda la strada. Da una via secondaria si sente il rombo di un motore.
Poco dopo sbuca uno spazzaneve che sta raccogliendo la neve dalla strada.
Lei lo segue con lo sguardo. Ci passa di fianco e la ragazza mi guarda con spavento e incredulità.
C'è silenzio e ci guardiamo per un po'.
Lei prende qualcosa dalla sua borsa. È un pezzo di carta, prende una penna e inizia a scrivere qualcosa.
Si avvicina a me. "Tieni, chiamami. Qui non possiamo parlare."
Si rigira e comincia a camminare velocemente.
Io abbasso lo sguardo sul fogliettino.
C'è scritto il suo numero e il suo nome.
(text-color: "aqua") [Teresa.]
[[Teresa, eh?]]
]
(else:) [(go-to: "Hai sbagliato")]Sono davanti a casa di Teresa.
Sono passati due giorni da quando l'ho incontrata.
Ho pensato a lungo su quello che ho fatto. Non posso ancora crederci che sono stata io a fare quelle cose.
Solitamente non mi frega di niente e di nessuno.
Allora perché?
C'era una voce dentro di me che voleva urlare a Teresa: //"Vivi!"//
L'ho chiamata ieri sera per chiederle quando sarebbe stata disponibile per parlare.
E adesso sono qui, davanti alla sua porta.
Sono ancora indecisa se farlo oppure no.
Ma... fanculo.
Suono il campanello.
Aspetto un po' e lei mi apre.
Mi accoglie con il suo sorriso. Ma stavolta è diverso, non è vuoto come l'ho visto la prima volta, è più sincero.
"Entra pure." mi dice con voce gentile.
Entro. Mi accoglie un soggiorno in legno ben arredato e curato in stile finnico
.
Non è come la mia casa che sembra una discarica...
È accogliente ma allo stesso tempo i colori freddi degli arredi suscitano distacco e fredezza, come il cuore della proprietaria.
"Accomodati." mi dice sorridendo e indicando il divano azzurro.
Mi siedo e lei fa lo stesso di fianco a me.
Alla sinistra del divano c'è una enorme finestra che si affaccia [[sul bosco]], che inizio a guardare intensamente, perché spero che sia lei a iniziare un discorso.
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(if: $sceltagiusta < 3) [(go-to: "Hai sbagliato")]Devo convincerla!
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[[Passerà uno spazzaneve a togliere la neve delle strade.]]
[[Una macchina si bloccherà nella neve.]]
[[Una moto schivolerà sulla neve.]](set: $moto to true)
(if: $sceltagiusta is < 3) [(go-to: "Hai sbagliato")]"Sei venuta ad abitare in Finlandia per il nostro bel paesaggio?" mi chiede tranquillamente.
"Si. Mi piace la tranquillità di questo paesaggio." dico controvoglia.
Non voglio che si parli di me.
Non ero qui per spiegarle i dettagli del suo futuro?
"Allora sei nel posto giusto a quanto pare!" dice allegra.
Spero che cambi discorso.
"Sai, ora che ci penso: non so il tuo nome." dice con gentilezza.
Rimango in silenzio.
"Vorrei almeno un modo per chiamarti." mi sorride.
"Non voglio dirtelo e penso che non sia importante." faccio un sospiro scocciato "Non siamo qui per parlare di //quella// faccenda?"
"Non riesco a capire perché tu non me lo voglia dire ma per adesso posso accettarlo." smette di sorridere "Per favore, raccontami tutto dall'inizio."
Ho passato almeno mezz'ora a spiegarle in cosa consiste il mio potere, il suo futuro e quanto frequentemente mi capiti di vederlo. Lei mi ascolta in silenzio e ogni tanto annuisce lievemente.
[[Perché mi importa così tanto?]]Finito il mio racconto lei rimane in silenzio per un po' e io guardo il pavimento.
Probabilmente è ancora molto scettica su questa faccenda.
"Capisco. Quindi se dovessi evitare di guidare la macchina per un po', riuscirei a cambiare il mio futuro?"
La guardo.
Mi crede?
"Pensavi che non ti avrei creduta? Dopo quello che mi hai dimostrato qualche giorno fa? Sarei una stupida a ignorarti adesso."
"Bene, allora ti ho detto tutto quello che volevi sapere. Adesso posso anche andarmene." mi alzo e mi dirigo verso la porta.
"Aspetta!" dice Teresa, io mi giro "Stavo pensando... dato che mi hai aiutata, vorrei che ci conoscessimo meglio."
Non è spaventata da me?
Perché vorrebbe conoscermi?
Non ho niente di interessante.
"Non sono il tipo da fare amicizie." gli dico in modo distaccato.
"Lo so." dice lei seriamente.
Silenzio.
Come fa-?
"Tu sei come me. Con la differenza che tu non nascondi il tuo essere." mi sorride, questa volta riesco a vedere chiaramente il vuoto [[nel suo cuore.]]"Ogni giorno appena mi sveglio vado davanti allo specchio e mi impongo di sorridere." fa una pausa "Nessuno si è mai accorto di questo mio lato e probabilmente nessuno mai se ne accorgerà."
"Però, quel giorno, quando mi hai guardato, ho intuito che eri come me: vuota dentro e desiderosa di provare dei sentimenti."
Silenzio.
"Quindi te lo ripeto un'altra volta: vorresti fare conoscenza con questo essere vuoto?" mi dona un caloroso sorriso e allunga la sua mano verso di me.
Sono incerta.
Perché dovrei farlo?
"Magari stando insieme riusciremo a provare dei sentimenti veri." dice sinceramente.
Spalanco gli occhi, come se vedessi un angelo davanti a me.
Sento qualcosa di strano nel mio petto.
Automaticamente allungo la mia mano verso la sua e la tocco.
Lei mi prende la mano tra le sue...
[[Sento il suo calore.]]Sono passate due settimane da quando ho incontrato Teresa.
Abbiamo passato tanto tempo insieme.
Mi ha raccontato molto sul suo conto e sul suo passato. Io non riesco ancora ad aprirmi completamente con lei.
Ma le ho fatto una promessa: quando proverò dei sentimenti le racconterò tutto sul mio conto, incluso il mio nome.
Adesso siamo in un ristorante.
"Non posso crederci che sei venuta ad abitare a Rovaniemi e non hai ancora provato lo stufato di renna!" dice con un tono di rimprovero.
Rimango in silenzio.
"Non esco molto."
"Non sai cosa ti perdi!" mi sorride.
Rimaniamo in silenzio per un po', che viene interrotto da un cameriere che ci porta lo stufato di renna.
Iniziamo a mangiare ma lei sembra in dubbio su qualcosa.
"Tu credi che se io evitassi di usare la macchina, non incorrerei in quel destino che hai visto?"
"Però ho una perplessità. Dato che tu mi hai detto il mio destino, questo non potrebbe a delle gravi conseguenze?"
"Hai presente che nei film, solitamente quando si cambia il proprio destino, non succede mai niente di piacevole? Come delle distorsioni dello spazio e del tempo."
"Per caso, in questo periodo hai avuto altre visioni?"
Cazzo...
Non ho mai pensato alle conseguenze dato che non ho mai rivelato il futuro di nessuno.
È possibile che io abbia combinato una casino?
"Non so quali potrebbero essere le conseguenze."
"Ormai il danno è stato fatto."
"In ogni caso da quando ti ho incontrato non ho più avuto nessuna visione sul tuo conto." dico seccata.
[["Peccato."]]Già, peccato.
Adesso che mi ha fatto riflettere su questo argomento, ho un brutto presentimento.
Mi sento osservata.
Mi giro, ma non vedo nessuno. Vedo solo la porta della cucina del ristorante che sta dondolando leggermente.
Sarà stata la mia impressione?
Quando io e Teresa abbiamo finito di mangiare, ci dirigiamo alla cassa per pagare. Ho la stessa impressione di prima che qualcuno mi sta ancora osservando.
Mi guardo intorno per capire chi potrebbe essere, ma non vedo niente di particolare.
Guardo di nuovo la porta della cucina che è completamente immobile.
[[Usciamo dal ristorante.]]Stiamo camminando per le strade di Rovaniemi senza una meta ben precisa.
Non voglio stare in mezzo a tutte queste persone.
Teresa si gira verso di me e nota il mio disagio.
"Vuoi andare in un posto particolare?" mi dice sorridendo.
"Si." le dico piano.
Cominciamo ad incamminarci verso il bosco appena fuori dalla città.
Sono poco dopo le 14 e in Finlandia a quest'ora è già abbastanza buio.
Fra un po' il sole tramonterà.
"Questo è il mio posto preferito." dico appena arriviamo nel bosco dove solitamente faccio le mie camminate.
Camminiamo in silenzio fino a quando non troviamo una panchina.
[[Ci sediamo.]]"Vieni qua spesso?" mi chiede una volta sedute.
"Si." dico "Solitamente per godermi meglio la passeggiata ascolto la mia musica."
"Possiamo ascoltarla?" mi chiede.
Prendo il mio nuovo MP3, che mi ha regalato Teresa per ringraziarmi e scelgo una delle mie canzoni preferite: "Spanish Sahara" dei Foals.
Ascoltiamo la canzone in silenzio mentre guardiamo il sole scendere velocemente.
Alla fine della canzone, Teresa rimane ancora un po' in silenzio.
Si è fatto buio.
"Sai, penso di aver capito molto sul tuo conto." dice all'improvviso. "Il motivo per cui sei senza emozioni e qual'è il tuo desiderio più profondo."
La guardo, ma lei non mi guarda e non sorride nemmeno.
"La realtà che tu vedi, ti ha causato un trauma. Quando hai realizzato che cosa riuscivi a vedere hai capito che eri l'unica che poteva farlo; ti sarai sentita come esclusa dal mondo, perché nessuna poteva capire. Probabilmene hai visto futuri orribili, come il mio."
Mi sento un dolore al petto.
Che cos'è? Cosa mi sta succedendo?
Mi metto la mano sul petto, sento [[il mio cuore battere forte.]]"Dato che sei stata isolata dal mondo hai dovuto difenderti dal dolore che ti avrebbe causato. Quindi hai recluso ogni sentimento, anche quelli piacevoli per evitare di essere ferita."
"Quindi il tuo desiderio è quello di provare dei sentimenti. Dato che non li hai mai provati, vorresti che qualcuno o qualcosa te li facesse provare."
"Io sono come te, solo che sono stata ferita così tante volte che ho dovuto recludermi in me stessa. Però ho cercato di non far vedere al mondo che mi aveva abbattuta e schiacciata."
"Questa è la cosa che ammiro di te." dico senza pensarci.
Eh? Ma io non direi mai cose del genere.
"Anche se stai stata ferita tante volte, non ti sei mai arresa. Il tuo falso sorriso che rivolgi agli altri: quella è la tua protezione contro altro dolore inutile."
"Però tu mi doni sorrisi veri, perché sai che non posso ferirti."
Teresa rimane in silenzio. Sul suo volto c'è un misto d'imbarazzo e di sorpresa. Poi mi sorride gentilmente.
Sento di nuovo un dolore al petto. Stavolta, accompagnato da un calore che mi fa dimenticare che siamo al freddo.
[[Inizia anche a farmi male la testa.]]Cos'è? È come se qualcuno stesse cercando di entrarmi nella testa.
"Stai bene?" mi chiede preoccupata Teresa.
La guardo come se non vedessi niente davanti a me.
"Si, ho solo avuto una sensazione." dico.
Teresa mi sorride di nuovo.
Stiamo in silenzio per un pò. Il dolore alla testa aumenta.
Il mio cuore batte a mille e mi sento come se avessi ricevuto una scarica di adrenalina.
"Teresa..." dico piano, mi sento le labbra pesanti. "Vorrei dirti una cosa..."
Il dolore alla testa comincia a diventare insopportabile.
"Per favore, chiamami con il mio nome..."
Guardo il volto di Teresa, ma è tutto sfuocato.
"Il mio nome è-"
Sto per dire il mio nome, le mie labbra si muovono ma non esce nessun suono.
Vedo sempre più offuscato e i timpani cominciano a fischiare. L'ultima cosa che riesco a sentire è Teresa che mi chiama preoccupata.
Vedo tutto bianco.
[[Poi entro nell'oblio.]](if: $finalevero is true) [(go-to: "Scoperta del potere")]
(else:)
[Vedo tutto nero. Mi sento come se stessi ondeggiando nell'oscurità.
Che cosa sta succedendo?
Sento la voce di Teresa in lontananza ma non capisco quello che sta dicendo.
Sento il rombo del motore e il rumore di frenate brusche.
La voce di Teresa si fa sempre più intensa.
Sono in una macchina?
Perché?
Riesco ad aprire un po' gli occhi.
Fuori dal finestrino è buio e vedo qualche lampione.
Mi giro verso sinistra e vedo Teresa molto preoccupata.
Sta guidando in modo molto frenetico.
Teresa? Perché stai guidando?
Guardo fuori dal finestrino. Vedo un camion avvicinarsi pericolosamente a noi.
Guardo verso Teresa, ma lei sembra non l'abbia notato.
**//"Teresa!"//**
Cerco di urlare, ma il mio corpo è pesante.
Lei non mi sente.
Ormai è tardi la macchina si schianta contro il camion.
Vengo scossa violentemente.
[[Entro di nuovo nell'oblio.]]]//Apro gli occhi.
Vedo tutto nero...
Dove sono? Che cosa è successo? Riesco a malapena ricordarmelo.
Mi sento come se avessi dimenticato qualcosa di importante...
Uno nome mi balza alla mente...
**Teresa.**
Poco dopo sento una voce calma e limpida che parla.
"Se vuoi cambiare il corso degli eventi dovrai ripercorrere le tue decisioni per poter vedere nuovi orizzonti, per poi ritornare suoi tuoi passi.
Per lei.
[[Per salvarla.]]"//
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(set: $sceltaimportante to false)(if: $finaleaperto is true) [(go-to: "Ma...")]
(else:)
[(go-to: "Ma...")]
(if: $finalevero is true) [(go-to: "Ma...")]Dopo aver fatto la mia passeggiata nel bosco torno a casa.
C'è ancora il casino che ho fatto prima, facendo cadere il bicchiere.
Prendo lo scopino e la paletta e inizio a raccogliere il frammenti di vetro.
Ci sono un sacco di piccoli pezzi ma il bicchiere è ancora integro.
Ripongo tutti i pezzi sulla paletta, incluso il bicchiere.
Mi alzo per buttare il bicchiere nella pattumiera, ma la paletta si inclina e il bicchiere cadere una seconda volta.
Il bicchiere sta per toccare terra, ma lo [[vedo rallentare.]]//Vedo nero.
Apro gli occhi.
Vedo la ragazza che ho visto prima per strada.
Sta soffrendo, scacciando degli urli agghiaccianti.
È legata ai polsi.
La stanza è molto buia ma riesco a vedere sulla sua pelle bianca colare del sangue.
Nella stanza c'è un'altra persona che la sta torturando, ma è nascosta nell'oscurità.
Il colpevole si avvicina piano piano ad una fonte di luce, il suo viso è-
[[La visone si interrompe.]]//Il bicchiere cade ancora una volta per terra.
Io cado con lui sulle ginocchia.
Mi ferisco le gambe con i vetri ma non mi importa: sto solo pensando alla mia visione.
Perché la visione è cambiata?
Che io abbia cambiato il suo destino? Avrei dovuto fermarla e raccontarle tutto?
Ancora più importante: chi era quella persona che la stava torturando?
Mi riviene in mente il sangue che cola sulla sua pelle.
Rabbrividisco.
Cosa dovrei fare? Non lo so.
È colpa mia?
Rimango immobile per un po'.
[[Devo fare qualcosa.]]Il giorno dopo sono ritornata in città per cercarla.
Non so perché mi importi tanto.
Ma non mi era mai capitato di assistere al cambiamento del destino di una persona.
Quindi vuol dire che si può cambiare il destino di una persona?
Probabilmente avrei dovuto fermarla ieri.
Oggi la cercherò e troverò una soluzione.
Ho cercato per tutta la mattinata e tutto il pomeriggio ma non sono riuscita a trovarla da nessuna parte.
La cercherò domani.
Per tornare a casa passo davanti all'Università di Rovaniemi, che dovrei frequentare, ma non ho mai voglia di andare a lezione.
All'entrata c'è molto movimento e confusione di persone che, uscendo, parlano tra di loro.
Non capisco come facciano a parlarsi così naturalmene.
Io preferisco stare da sola.
Mentre guardo la folla, una ragazza alta attira la mia attenzione.
È lei!
Non mi aspettavo di incontrarla qui.
Sono un po' agitata.
[[Cosa dovrei fare?]][[Le racconto tutto.]]
[[La tengo d'occhio.]]
[[Le sto lontano.]]Mi avvicino a lei piano, guardandola come se esistessimo solo io e lei.
"Vorrei parlarti." le dico quando sono davanti a lei.
Le sue amiche che la accompagnano mi guardano male.
Lei invece mi fa un sorriso vuoto.
Ancora questa espressione?
"Mi dispiace, ma in questo momento sono impegnata." mi dice gentilmente.
È chiaro che non mi avrebbe dato subito retta.
Così io mi avvicino al suo orecchio e le sussurro.
//"Io conosco il tuo futuro."//
Lei spalanca gli occhi e mi guarda con terrore.
Le sue amiche mi guardano curiose.
"Scusate ragazze, andiamo a mangiare fuori un altro giorno." dice sorridendo alle amiche "Ci vediamo domani!"
Le sue amiche si allontanano incerte con un timido "Ciao" e iniziano a sussurrare tra di loro.
[["Andiamo in un posto più intimo."]] mi dice seriamente.È meglio che le sto lontano.
Se intervengo, cambierò di nuovo il suo futuro.
Probabilmente in peggio.
Per cambiare il suo futuro devo trovare la persona che la torturerà.
E fermarla.
Devo tenere bene a mente la stanza che ho visto e cercare di ricordarmi ogni dettaglio, anche quello più piccolo.
[[Domani cercherò in giro per la città.]]Meglio che la osservo da lontano.
Così potrei essere in grado di capire [[chi è il colpevole.]]Il giorno dopo mi sono messa a cercare in tutta la città qualunque tipo di indizio.
Anche un piccolo particolare che potrebbe facilitarmi la ricerca.
Ricordo che la stanza era molto buia, ma non del tutto. C'era una finestra in alto, quindi la stanza si trova in un seminterrato o garage?
Non ho sentito nessun rombo o passaggio di macchine, quindi vuol dire che l'edificio si trovava in una strada tranquilla, addirittura in periferia della città.
Dato che io abito poco fuori dal centro, ho iniziato la mia ricerca nella mia zona.
Ho girato in lungo e in largo, alla ricerca di una casa con il piano sotto terra, ma nessuna c'è l'aveva.
Stavo quasi per rinunciare quando noto una casa più distaccata dalle altre, quasi dentro il bosco.
Provo ad andare a vedere se è la casa che sto cercando.
Mi avvicino piano alla casa.
Avvicinandomi noto che è una casa abbastanza vecchia e poco curata.
Rabbrividisco.
Mi guardo intorno ma non vedo nessuno.
Faccio un giro intorno alla casa alla ricerca di una finestra sulla parte inferiore... Ed eccola!
Cercando l'entrata per il seminterrato noto che, sul lato opposto della casa, c'è una rampa in discesa che porta al garage, che termina su una salacinesca con una porta.
Ma all'improvviso dalla porta esce [[un ragazzo.]][[Cerco un attrezzo per aprire la porta.]]
[[Guardo meglio il camion.]]
[[Cerco intorno alla casa.]]Vado alla cassetta degli attrezzi per cercare qualcosa di utile per forzare la porta, ma al suo interno trovo solo cacciaviti, bulloni e viti.
Dato che nelle vicinanze non ci sono altri oggetti che posso utilizzare, provo a girare intorno alla casa.
Vicino alla finestra, che affaccia sul garage, trovo un piede di porco sotto ad un telo che copriva una cassa con su scritto "Fragile".
Ritorno alla porta e guardo sopra di me per vedere se dalla finestra ci sono luci accese.
È tutto spento.
Immagino che non ci sia nessuno in casa.
Incastro il piede di porco tra la porta e lo stipite e faccio forza, [[la porta cede facilmente.]]Il camion che è dietro alla casa mi suscita un certo interesse.
Che cosa ci fa un camion qui?
Ma soprattutto perché è così familiare?
Il camion è piccolo e di colore bianco con una scritta sul lato.
È un camion noleggiato da una ditta di trasporti.
Mi avvicino per vedere al suo interno e noto che il posto del passeggero di fianco a quello dell'autista è occupato da una scatola con su scritto "Fragile".
Provo ad aprire la portiera del conducente, che il proprietario ha sbadatamente lasciato aperto.
Mi siedo al posto del conducente e sento che c'è qualcosa di sbagliato.
Sento uno schianto tra due macchine.
Mi guardo intorno ma è tutto silenzioso e immacolato.
Cos'è stato?
Lo scatolone di fianco a me è chiuso ma lo apro e guardo cosa c'è dentro.
Dentro c'è un set di bicchieri di vetro.
Che cosa significa?
Provo ad aprire il portaoggetti, nel quale noto che c'è un mazzo di chiavi.
[[Le prendo.]]Quello che vedo è raccapricciante.
Il garage è pieno di oggetti in vetro rotti e molti dei pezzi sono sparpagliati per terra.
Sotto la finestra c'è una scrivania dove ci sono delle foto e un diario.
Mi avvicino con il piede di porco ancora in mano.
Le foto ritraggono... **ME**?
Rimango bloccato sulle foto che sono state scattate mentre uscivo fuori o quando ero in casa. A quanto pare il bastardo non si è fatto problemi a spiarmi e farmi le foto da fuori la finestra.
Che schifo...
Poi apro il diario per leggerlo. Su di esso ci sono scritti dei particolari di me e quando questo ragazzo mi ha vista.
//"15 ottobre 2014
Sono uscito fuori per fare una passeggiata nel bosco, perché non sopportavo stare con mia madre in quel salotto puzzolente.
Mentre camminavo **l'ho incontrata**. La ragazza delle mie visioni!
La luce soffusa del tramonto la illuminava come una visione paradisiaca. Il particolare che mi ha colpito di più era la sua espressione vuota.
Quando l'ho vista l'ho desiderata con tutto me stesso, per questo, da quel momento, mi sono promesso di proteggere dell'espressione per sempre."//
Quando finisco di leggere, sfoglio il diario avidamente. Tutte le pagine parlano di me.
Mi sento male.
Che problemi ha questo tipo?
Chiudo il diario e lo appoggio sulla scrivania come se fosse contaminato.
Indietreggio lentamente per girarmi e-
[[Nero.]]Mi risveglio che mi fa male la testa e ho i polsi freddi.
Sono seduta. Piano piano, quando prendo conoscenza del mio corpo capisco che sono appoggaiata ad un palo, perché le mie braccia lo circondano. Provo a muovermi, ma i miei polsi sono bloccati: sono legata.
Apro lentamente gli occhi.
All'inizio non riesco a mettere bene a fuoco, ma quando gli occhi si abituano al buio vedo qualcosa che mi fa perdere un battito.
La ragazza che ho visto per strada e a scuola è appesa dai polsi e sanguina.
Sta gemendo piano.
Vorrei urlare ma sono troppo spaventata per farlo.
Mi guardo intorno e dall'ombra compare un ragazzo. È molto alto, biondo e sciupato, come un morto di fame.
Sul suo viso c'è un smorfia da maniaco pervertito.
"Finalmente ti sei svegliata." dice con gentilezza.
"Che cosa sta succendendo?" la mia voce trema, spero non se ne accorga.
"Quello che tu avresti dovuto evitare di fare: impicciarti nei miei affari." cambiando il suo tono: adesso è quello di una mamma che rimprovera il figlio.
Ma che cazzo?
"Per colpa tua questa ragazza deve morire, qui e ora." il tono cambia di nuovo, adesso è quello di un folle.
"Fermati!" urlo.
Non mi prende neanche in considerazione che prende un coltello e inizia a tagliare piccoli pezzi della sua pelle, per divertimento. Poi inizia a tagliarle piano piano le dita, una ad una.
Ogni taglio è un urlo agghiacciante della ragazza.
//Fermati!//
"Stai zitta, puttana!" dice il ragazzo con rabbia.
Le tira un pugno fortissimo nel ventre, che le provoca un gemito strozzato.
Le apre la bocca e le prende la lingua. Il suo sguardo sembra assetato di sangue, ma allo stesso tempo è schifato e turbato. Col coltello [[le taglia la lingua.]]Lei non può più urlare.
Io alla visione della lingua che cade per terra, vomito.
Mi sento malissimo.
Vorrei che la smettesse.
Lei comincia a dimenarsi e a lamentarsi, a quanto pare il sangue sta sgorgando troppo velocemente.
Soffocherà!
Smettila!
Smettila di farla soffrire!
Lei continua a dimenarsi fino a quando comincia a perdere la sua forza e piano piano si lascia andare.
Per poi spegnersi completamente.
Io la guardo con un dolore immenso al petto.
Perché è dovuto succedere una cosa del genere?
//Perché?//
Il mio volto all'improvviso è caldo, sto piangendo.
Non ho mai pianto fino ad ora.
Ma le lacrime non sono le uniche cose calde. Dentro al mio stomaco si è formato un cumulo di calore ardente: è la rabbia.
Guardo furiosa il ragazzo.
Lui si gira dall'altra parte e vomita. Si appoggia alla scrivania perché fa fatica a respirare.
Quando si riprende, si pulisce la faccia e si rigira verso di me.
"Bene, adesso che siamo da soli posso anche presentarmi: sono (text-color: red) [Elias]." fa un inchino, come se niente fosse successo.
Come fa ad essere così calmo?
Un attimo fa stava male!
"Piacere di conoscerti, --"
"Non osare pronunciare il mio nome! Lurido bastardo." dico con tutta la rabbia che c'è nel mio corpo.
Lui mi si avvicina e mi prende il viso con sue le dita: la sua stretta è leggera, come se stesse toccando una bambola di porcellana.
Ma io mi scosto e [[gli sputo in faccia.]]Lui si tira indietro e si asciuga.
Sembra quasi onorato.
Che lurido verme.
"Ho sempre saputo che avevi un caratterino niente male, ma vederlo dal vivo è così emozionante."
"Ho visto che quando sei entrata stavi frugando tra le mie cose."
"Questa è violazione della privacy, lo sai?" ridacchia.
"Ma non importa, tu sei libera di fare quello che vuoi--"
"Cosa vuol dire che mi hai visto nelle tue visioni?" lo interrompo.
Agita il dito "Non si interrompe la gente mentre parla."
"Per rispondere alla tua domanda: perché io sono come te."
Spalanco gli occhi.
Non mi dire che--
"Si, ho il tuo stesso potere. Posso vedere il destino delle persone. Non è magnifico?"
"All'età di 12 anni ho iniziato a vedere il futuro di questa bambina che era vuota dentro e che se ne fregava del mondo."
"Due anni fa, quando ti ho incontrata avevo capito che quella bambina che ho visto crescere per 8 anni, eri tu."
"È stato amore a prima vista, dato che le visioni su di te mi incuriosivano molto. Così ho cominciato a prendere degli "accorgimenti" per continuare a sapere cosa avresti fatto e cosa ti sarebbe successo."
Indica tutto il vetro che c'è intorno a noi.
"Ma un giorno ho visto un tuo futuro che non mi è piaciuto per niente. Eri insieme a questa ragazza. Le sorridevi e..." indugia con lo sguardo pieno di disgusto "... e le tenevi la mano."
Un lampo di rabbia gli attraversa il viso. Tira un pugno così forte al muro che le sue nocche cominciano [[a sanguinare.]]Mettermi K.O?
Perché mi sembra così familiare? Come se lo avessi già vissuto.
Rifetto un attimo.
"Allora perché non hai cambiato il mio destino semplicemente?"
Lui mi guarda come se avessi fatto una domanda stupida.
"Pensi che io non ci abbia provato?" dice frustrato "Ho provato tutto il possibile per non farvi incontrare. Ma alcuni destini non posso essere distutti."
"A quanto pare il legame tra te e Teresa è troppo forte per essere cambiato da un piccola volontà come la mia."
Teresa?
Perché mi sembra familiare questo nome?
Più importante: io e Teresa siamo destinate a incontrarci e stare insieme?
Vuol dire che lui ha cambiato il nostro destino? Quali saranno le consequenze di questo cambio drastico di un destino così solido?
"Adesso basta spiagazioni." dice brutalmente "Non volevo rapirti, ma sai troppo. Quindi sarai costretta a stare con me **per sempre**."
Per sempre? Con questo psicopatico?
Neanche morta!
//Aiuto!//
Mi sento male e inizia a girarmi la testa.
Preferisco morire.
Lui continua a blaterare qualcosa che io non riesco a comprendere, mentre traffica con oggetti.
Vedo tutto sfuocato.
[[Svengo.]]//Teresa.
Chi è Teresa?
Sto galleggiando nella oscurità e sento una voce limpida e calma.
"Hai trovato la chiave per poter rintrapendere il tuo vero destino.
Dovrai riprecorrere le tue azioni inziali e ripercorrere un'ultima volta la strada che hai già percorso.
Per avere un futuro migliore.
Per lei.
[[Per salvarla.]]"//
(set: $finalevero to true)Mi nascondo istintivamente per vedere cosa sta facendo.
Il ragazzo semplicemente si dirige vero la sua macchina. Con sé ha un sacca piuttosto gonfia che cattura la mia attenzione.
A cosa gli servirà una sacca così grande?
Entra in macchina e se ne va.
Io mi avvicino all'entrata del garage e provo ad aprire la porta.
Chiaramente è chiusa.
Mi guardo in giro per trovare qualcosa di utile per aprirla.
Noto che dietro la casa c'è parcheggiato un camion, che prima non avevo visto.
Vicino alla porta c'è una cassetta degli attrezzi.
Ma la struttura della casa mi incuriosisce.
[[Cosa faccio?]]Sembrerebbe una vecchia costruzione e la vernice della facciata azzurra sporca si sta staccando a causa del freddo.
La casa si estende su due piani, con il seminterrato.
Intorno alla casa è pieno di vari oggetti: tra cui un tagliaerba impolverato, una canna dell'acqua, varie scatole sparpagliate attorno alla casa, immondizia e molti pezzi di vetro si confondono con la ghiaia.
Guardo le finestre e vedo che non c'è nessun luce accesa, l'unica luce è quella dell'entrata principale.
Che quel ragazzo viva da solo?
Giro intorno alla casa e penso che non avevo ancora pensato di guardare la finestra in basso, per vedere cosa c'è dentro.
Mi accovaccio e provo a guardare all'interno.
Tutto ciò che vedo è uno garage pieno di scatole e sul pavimento sono sparpagliati molti pezzi di vetro.
Esattamente sotto la finestra c'è una scrivania, su cui sono appoggiate delle foto, che non riesco a vedere, e un diario.
Mi alzo per andare ad esplorare ancora in giro quando vedo una macchina venire verso la casa.
Mi nascondo e vedo che il ragazzo è tornato.
Si dirige frettolosamente verso il garage.
Io mi metto [[vicino alla finestra]] per vedere cosa sta facendo.Guarda le sue nocche con un misto di tristezza e orrore.
"Quindi ho escogitato un piano che la tenesse lontano da te."
"All'inizio l'idea era quella di farla fuori subito, ancora prima che la incontrassi. Ma questo avrebbe causato il risultato opposto: probabilmente sarebbe arrivata un'altra persona che ti avrebbe portata via da me."
"Così, dopo che tu ti saresti affezionata a lei, l'avrei farla fuori in un incidente stradale, che sarebbe risultato un "incidente" e non un omicidio. Ti saresti chiusa di nuovo in te stessa a causa del dolore di aver perso una persona importante per te."
"Ma tu mi hai rovinato tutti i piani."
"Hai deciso di non raccontarle la verità quando l'hai incontrata per la prima volta e quindi i miei piani sono cambiati e di consequenza anche il futuro di questa ragazza."
Rimane in silenzio per rifrettere su qualcosa.
"Com'è crudele che io non ti possa controllare."
Il tempo è come se si fermasse.
Che cosa significa?
Lo guardo con occhi sgranati.
Inizio a sudare freddo.
"Come? Non lo sai? Il tuo potere non consiste solo nel vedere il futuro di una persona, ma anche quello di cambiare dei piccoli particolari di quel determinato futuro."
"Certo non si possono cambiare i sentimenti o cambiare le decisioni delle persone, ma posso cambiare le loro azioni oppure indurle a fare qualcos'altro."
Non riesco a cogliere subito il significato delle sue parole, ma quando realizzo guardo Elias con paura.
Che lui mi abbia controllata per tutto questo tempo?
"Tranquilla, in tutti questi anni non l'ho mai usato su di te, perché mi sono promesso che non l'avrei mai fatto. Ma avrei fatto una eccezione durante l'incidente stradale, [[mettendoti K.O.]] quando avrei ucciso Teresa, in modo tale che non interferissi."(set: $sceltagiusta to 0)
(if: $telefono is true)[(go-to: "Telefono")]
(if: $campane is true)[(go-to: "Campane")]
(if: $violino is true) [(go-to: "Violino")](set: $finalevero to false)//Adesso che i miei sensi captano quello che c'è intorno a me, sento chiaramente la voce di Teresa che mi chiama.
Non riesco a riprendermi completamente, perché è come se un ragazzo mi stesse tenendo per le braccia con tutta la sua forza.
Ma io cerco di spingerlo via.
Combatto con tutta la mia tenacia, cercando di tirargli pugni, graffiarlo e tirargli calci.
Dopo un po', lui ritira una delle sue braccia.
È la mia occasione.
Gli tiro un pugno in pieno viso e lui si ritrae completamente.//
Riesco finalmente ad aprire gli occhi e il mio corpo risponde alle pulsazioni.
Teresa vede che mi muovo, ma non può guardarmi perché deve tenersi concentrata sulla guida.
"Cosa stai--" mi dice disperata.
Non la ascolto nemmeno, che, con tutte le mie forze, tiro un pugno fortissimo al finestrino della macchina.
[[Il finestrino va in mille pezzi.]]//All'improvviso una voce calma e limpida mi parla.
"Non è ancora finita."
"Puoi ancora salvarla."
"In un'altra realtà hai scoperto dal tuo nemico che il tuo potere non è solo quello di vedere il futuro delle persone, ma anche quello di poter cambiare dei particolari di quel futuro."
Cambiare il futuro...?
Mi appare alla mente Teresa legata ai polsi e sanguinante.
Ah! Cos'è stato?
"Adesso che sai la verità sei pronta a compiere il tuo destino."
"Aspetta!" dico velocemente "Tu chi sei?"
La voce ride.
(text-color: purple) ["Il Profeta."]
Senza aggiungere altro, i miei sensi cominciano a riprendersi.
[["Grazie"]] dico gentilmente.////Vedo di nuovo nero.
La visione è cambiata!
Vedo me stessa al funerale di Teresa.
Non sto piangendo e sul mio viso non c'è nessun segno di dolore.
Mi sono di nuovo rinchiusa in me stessa.
Però un ragazzo molto alto mi si avvicina e comincia a parlarmi.
"Mi dispiace per la tua perdita." mi dice piano.
Io non rispondo.
"Io la conoscevo bene." dice.
Lo guardo.
"Conoscevo del suo vuoto dentro di sé, peccato che sia dovuta morire così, senza essere riuscita ad aprirsi alle emozioni."
"Mi diceva che grazie ad una persona stava cominciano a provare dei sentimenti."
Rimango in silenzio.
"Magari possiamo andare in qualche posto. Sai, per parlare." mi dice gentilmente.
Questo gesto mi ricorda molto Teresa...
Per un attimo sono incerta ma poi annuisco.
Io comincio ad andarmene ma il ragazzo rimane fermo.
Lui si gira verso la bara e fa un sorriso malizioso.
"Addio" dice divertito.
[[Vado via con lui.]]//Esco dalla macchina e mi incuriosisce quello che potrebbe esserci dentro il camion.
Vado dietro la macchina e provo ad aprire il bagagliaio.
Anche questo è stato lasciato aperto.
Quello che vedo mi turba.
Non c'è niente. Il camion è completamente vuoto.
Che cosa significa?
Perché questo tipo ha affitato un camion se non lo usa per traslocare?
Chiudo il bagagliaio e vado alla porta del garage.
Provo ogni singola chiave del mazzo, ma sembra che nessuna sia quella giusta.
Arrivo all'ultima chiave, sperando che sia quella giusta e la chiave entra perfettamente nella toppa.
Giro la chiave.
Tiro un respiro profondo e [[sblocco la porta.|la porta cede facilmente.]]Il ragazzo inizia a trafficare con degli oggetti, nella disperata ricerca di uno in particolare.
Cosa starà cercando così accanitamente?
Dopo un pò di ricerca, il ragazzo trova quello che stava cercando: della corda, una benda e un coltello.
Nel vedere quegli oggetti mi ritorno alla mente la ragazza legata che veniva torturata da una persona.
Eccolo, il bastardo!
Mi sale una rabbia indescrivibile, quasi incontenibile.
Sono tanto tentata di andare lì e spaccargli la faccia.
Cerco di rimanere calma e piano piano mi allontano dalla casa.
Quando sono abbastanza lontana inizio a correre più forte che posso.
Correndo nel centro di Rovaniemi mi rendo conto che tutti i negozi sono chiusi.
Mi viene un'idea.
"Mi dispiace, ma devo." sussurro piano, mentre mi guardo intorno.
Fa che funzioni!
Prendo una pietra e la scaglio contro una vetrina di un negozio e inizio a correre di nuovo, [[ma il tempo rallenta.]]//Vedo nero.
Apro gli occhi.
Vedo la ragazza che ho incontrato, nella sua casa, che sta leggendo un libro tranquillamente.
Guardo fuori dalla finestra per vedere se riesco a trovare un riferimento per trovare la sua casa e vedo il nome della via.
[[Tutto diventa nero.]]//Grazie!
Adesso che so il nome della via, corro ancora più veloce verso la casa della ragazza.
Sono davanti alla porta.
Sono senza fiato.
Riprendo il mio contegno e suono il campanello.
Poco dopo la ragazza apre la porta.
Adesso che ci penso... Non ho pensato a cosa dirle.
Non crederà mai alla mia storia.
"Posso aiutarti?" dice con un sorriso spento.
Quel sorriso vuoto...
Mi mette una certa nostalgia.
"So che può sembrare folle. Ma devi scappare via di qui!" dico panicando "Qualcuno vuole ucciderti!"
Lei rimane calma.
"Come fai a saperlo?" dice seriamente.
"È una lunga storia. Non c'è tempo di raccontarla adesso. Ti prego di credermi e di venire via con me." dico speranzosa.
Adesso lei sembra dubbiosa.
"Verrò a fare un giro fuori, così potrai raccontarmi meglio e poi io ritornerò a casa, ok?" dice dolcemente.
"Si." dico piano.
Devo evitare che [[torni a casa.]]La porto al mio posto preferito, che è il bosco fuori dal centro di Rovaniemi.
È molto tardi, ma la strada è illuminata da dei lampioni.
Siamo sedute su una panchina.
Le racconto tutto dall'inizio: la visione dell'incidente e la nuova visione che ho visto, quando non l'ho fermata per strada.
Lei mi ascolta silenziosamente.
"Vuol dire che hai cambiato il mio destino?" dice poco dopo che ho finito di raccontare il tutto.
Mi crede?
Pensavo che non mi avrebbe mai creduta.
"Probabilmente si." dico colpevole.
"Capisco." dice gentilmente "Grazie per avermi avvertita. Credo tu mi abbia salvato la vita." mi sorride sinceramente.
Salvato la vita...?
C'è l'avrò fatta finalmente?
**Finalmente**?
Lei mi prende la mano con tenerezza e mi fa di nuovo un sorriso radioso. Nel suo cuore non c'è più il vuoto.
Poco dopo la sua mano scivola, accompagnato [[da uno sparo.]]Il suo sorriso si spegne e dalla sua fronte comincia ad uscire del sangue.
In mezzo alla sua testa c'è un buco rosso.
Cosa?
Il suo corpo inerte cade sulla neve, macchiandola con il suo sangue.
Guardo il suo cadavere con terrore.
Mi alzo di scatto e mi giro verso la fonte dello sparo.
C'è un ragazzo, molto alto e magro, con capelli biondi sporchi e un aspetto che incute timore, che sta tenendo la pistola ancora alzata.
Non la sta puntando verso di me, ma ancora verso il cadavere della ragazza.
"CHE COSA HAI FATTO?" urlo con tutta la voce che c'è nel mio corpo.
Lui mi guarda con uno sguardo inquitante.
Però si gira e [[vomita vicino ad un albero.]]//Sto ondeggiando lentamente nell'oscurità.
Teresa?
Chi è Teresa?
Perché mi è venuto in mente questo nome prima di svenire?
Aiuto.
Non voglio finire così...
Una voce calma e limpida mi parla.
"La strada che hai percorso non è quella corretta.
Quindi dovrai ripercorrere le tue scelte e cambiare ancora una volta il tuo futuro.
Per lei.
[[Per salvarla.]]"//Siamo andate in un strada illuminata dietro all'università, dato che nessuno passa di là.
"Che cosa significa quello che mi hai sussurrato?" dice tranquillamente.
Rimango in silenzio.
Mi rendo conto solo ora che farà fatica a credermi.
"Ho il potere di vedere il futuro delle persone e io ho visto la tua morte."
Lei rimane in silenzio.
"Quello che stai diceno è folle. Non esistono poteri del genere. Tanto meno quelli che vedono il futuro delle persone."
"È stato un bello scherzo." dice velocemente "Se era questo quello che dovevi dirmi. Io me ne vado a casa." si gira e comincia a camminare.
No! Ti prego, non andartene.
Devo pensare!
Cosa potrebbe convincerla?
Mi viene in mente un'idea.
Prendo il mio MP3 che ho dimenticato nella tasca della giacca e lo lancio a terra con violenza.
Il vetro dello schermo si rompe e il tempo rallenta.
[[Spero sia la mia giornata fortunata.|Speriamo che mi aiuti.]]Riapro gli occhi.
"Ti arriverà un messaggio sul telefono." dico in modo convinto.
Lei mi guarda sorpresa.
Poco dopo si sente una suoneria provenire dalla sua borsa. Lei sobbalza e inizia a cercare nella sua borsa il cellulare.
Rimane per un attimo a guardare la notifica sul telefono e poi [[alza lo sguardo verso di me.|Hai sbagliato 2]]Riapro gli occhi.
"Suoneranno le campane." dico lentamente.
Quello che ho sentito era veramente il suono delle campane?
Ho dei dubbi...
Lei mi guarda incuriosita e rimane in ascolto per captare qualsiasi tipo di suono.
Poco dopo si sente una suoneria provenire dalla sua borsa, la ragazza inizia a frugare nella sua borsa e prende il suo telefono.
Non c'è nessun suono delle campane.
Era la suoneria di un telefono...
[[Merda...|Hai sbagliato 2]]Riapro gli occhi.
"Si sentirà la melodia di un violino in lontananza." dico seriamente.
Lei mi guarda incuriosita.
Spero che sia questo quello che ho sentito...
Rimaniamo in ascolto di eventuali suoni, ma l'unico suono che si sente è quello della suoneria di un telefono.
Lei mi guarda male.
Come ho fatto a confondere quel suono con quello di [[un violino?|Hai sbagliato 2]]"Passerà uno spazzaneve." dico velocemente.
Lei guarda la strada alla ricerca della macchina e poco dopo uno spazzaneve passa per questa strada per sgomberarla dalla neve.
Lei mi guarda a braccia conserte.
[[Non sembra abbia funzionato.]]"Si romperà uno dei lampioni vicino a noi." dico.
Lei inizia a guardare i lampioni che sono vicino a noi.
Poco dopo uno di questi produce un ronzio fastidioso, accompagnato dalla luce che si accende e si spegne, per poi spegnersi definitivamente.
Lei mi guarda di nuovo, con nuovo interesse.
Forse con l'ultima premunizione [[potrò convincerla!|Hai sbagliato 3]]"Si formerà una aurora boreale." dico.
"Eh?" dice piano e comincia a guardare il cielo.
Alzo lo sguardo insieme a lei, sperando che il ronzio che ho sentito era quella dell'aurora.
Nel cielo non c'è nessuna aurora.
Ma poco dopo uno dei lampioni vicino comincia a fare un ronzio accompagnato dalla luce che si accende e si spegne, per spegnarsi definitivamente.
Come ho fatto a dire una cosa così stupida?
Lei [[sembra quasi offesa|Hai sbagliato 3]] di non aver visto l'aurora boreale."Passerà un aereo!" dico.
Lei guarda nel cielo per vedere se nel cielo stellato si veda qualche luce lampeggiare.
Guardiamo il cielo per un po' di tempo, ma non si intravede nessun aereo.
Poco dopo si sente un ronzio proveniente da un lampione che comincia a lampeggiare per spegnersi completamente.
Lei mi guarda con uno sguardo gelido.
[[Come avrò fatto a sbagliarmi?|Hai sbagliato 3]](if: $spazzaneve is true)[(go-to: "Spazzaneve")]
(if: $macchina is true)[(go-to: "Macchina")]
(if: $moto is true) [(go-to: "Moto")]"Una moto scivolerà sulla neve." dico.
Lei guarda la strada e quello che passa non è una moto, ma uno spazzaneve che sta sgomberando la strada.
Lei mi guarda con aria arrabbiata.
Come ho fatto a commetere questi [[errori?|Non sembra abbia funzionato.]](if: $lampione is true) [(go-to: "Lampione")]
(if: $aereo is true)[(go-to: "Aereo")]
(if: $aurora is true)[(go-to: "Aurora")]La guardo con aria colpevole.
Non mi crederà mai.
"Non so cosa tu stessi cercando di dimostrare ma è stato abbastanza imbarazzante." dice con gentilezza.
"Ti avevo anche creduta." sorride imbarazzata.
Il suo sorriso è più vuoto che mai.
Rimango in silenzio.
Cosa pensavo di fare?
"Ora me ne torno a casa."
Si gira e inizia a camminare lentamente, come se stesse aspettando che la chiamassi.
Io non posso fare niente per fermarla.
Ha ragione...
[[Stringo i pugni.]]"Una macchina si bloccherà nella neve." dico.
Lei guarda la strada alla ricerca della macchina, ma l'unica automobile che passa è uno spazzaneve che toglie la neve ingombrante.
Lei si mette una mano sul fianco e nel suo viso si legge chiaramente la sua disapprovazione.
Come ho fatto a sbagliarmi sulle [[mie stesse visioni?|Non sembra abbia funzionato.]]Il giorno dopo provo a cercarla.
Prima di tutto provo ad andare all'Università di Rovaniemi.
Non so perché io sia qui.
Ma se vedo di continuo il suo futuro ci sarà un motivo.
E devo scoprirlo.
Perché mi importa così tanto? Potrei lasciare stare.
Ma...
Una voce dentro di me dice che la devo convincere.
Sto aspettando da ore fuori dall'università ma non c'è nessuna traccia di lei.
Poco dopo le 14 la vedo uscire dall'università da sola.
[[Non so cosa fare.]]Il giorno seguente mi sono messa davanti all'univerità per osservarla da lontano.
Poco dopo le 14 lei esce dall'univerità e si dirige verso la sua casa.
Io la seguo senza dare nell'occhio.
Arriviamo a casa sua e lei entra in casa, mentre io resto fuori a guardarla.
Certamente non spio dentro la sua casa, ma tengo d'occhio la porta ingresso e la porta sul retro.
Continuando a seguirla riesco a capire molte cose sul suo conto: in università si presenta come una ragazza normale, sorridente e gentile con tutti.
Quasi niente la turba o la fa arrabbiare.
Però quando torna a casa è una persona completamente diversa.
Il suo sguardo muta, diventa vuoto.
Quindi è come me?
Solo che lei non lo mostra alle altre persone.
Oltretutto, qualche giorno dopo che ho iniziato a seguirla, scopro il suo nome perché una delle sue amiche lo aveva urlato.
//Teresa.//
Solitamente quando è a casa legge un libro vicino al camino o studia per gli esami.
È sempre da sola in casa.
Che i suoi genitori non ci siano mai?
Quindi faccio bene a tenerla d'occhio: se è da sola in casa è più probabile che [[il colpevole attacchi.]]Continuo ad osservarla per oltre una settimana, ma non sono riuscita a individuare nessuno che potrebbe essere il colpevole.
Sono poco dopo le 15 e sono davanti a casa di Teresa.
Lei invece è dentro a leggere un libro.
Sono concentrata a guardare cosa sta facendo la ragazza da fuori la finestra, che all'improvviso qualcuno mi prende la spalla e mi gira.
È un poliziotto, alto e robusto con i capelli biondi e una barba piuttosto lunga.
Impallidisco.
"Che cosa sta facendo?" dice con voce grave.
"L-le posso spiegare!" dico agitata "Non è come sembra."
"Non si preoccupi, mi spiegherà tutto in commissariato." dice ironicamente.
"La prego, ascolti quello che ho da dire!" dico disperata.
Lui non mi ascolta nemmeno, che inizia a trascinarmi via.
Nel frattempo la ragazza è uscita di casa per vedere cosa sta succedendo e i nostri sguardi si incrociano per un attimo, ma io vengo spinta via e portata dentro [[la macchina della polizia.]]Quando arriviamo al commissariato, il poliziotto mi spiega che sono stata denunciata da un ragazzo, che **casualmente** ha scoperto che io spiavo questa ragazza.
Casualmente?
Non ci credo.
Chiedo al poliziotto il nome del ragazzo, ma non può dirmelo perché lui voleva tenere l'anominato.
Per giustificare le mie azioni, spiego al poliziotto che ho scoperto che quella ragazza verrà torturata da qualcuno e quindi avevo deciso di capire chi fosse.
Chiaramente non ho raccontato niente del mio potere: non mi avrebbero mai creduto.
Non sapendo come io abbia scoperto queste informazioni, loro non mi hanno creduta, addirittura mi hanno accusato di usare qualche tipo di drogha.
Ma dato che il test per uso di droghe era risultato negativo, hanno deciso di mettermi in cella [[per qualche giorno]], al posto di due settimane.
Merda...//Vedo nero.
Apro gli occhi.
Vedo Teresa che è tranquillamente a casa sua, che sta leggendo un libro.
Poco dopo arriva una notifica sul suo telefono, che prende per guardare di cosa si tratta.
Riesco a vedere la data e l'ora sul telefono.
La data è quella di oggi e l'orario è poco dopo le 18.
Dopo aver risposto al messaggio, mette via il telefono e continua a leggere.
Poco dopo alla porta si sentono dei rumori strani. Lei se ne accorge e si spaventa un po'.
Va verso la porta per capire che rumore sia.
Ma la porta si spalanca con forza ed emerge una figura di un ragazzo.
I lineamenti sono gli stessi di quelli della visione precendente!
Lui ha un ghigno sulla faccia e da dietro la schiena tira fuori un'ascia e la scaglia contro Teresa, mozzandole quasi un braccio.
Lei fa un urlo agghiacciante.
Lui riprende l'ascia e comincia a scagliargliela contro innumerevoli volte.
Una. Due. Tre. Quindici volte.
[[Fino a quando lei non si spegne.]]//Cado per terra.
Resto a fissare il pavimento.
Quando mi rendo conto di quello che ho visto, mi metto le mani tra i capelli con l'intento di strapparmeli.
Nel frattempo in sottofondo sento la voce di un uomo che mi chiama e che inizia a far tintinnare delle chiavi.
Mi rendo conto che è stato lui che mi ha denunciato alla polizia, per poterla uccidere, senza che io intervenissi.
Quindi la causa della sua morte sono... **io**?
E io non posso salvarla?
Comincio a tirare forte i capelli, ma l'uomo mi prende e cerca di trattenermi.
Io urlo di dolore e cerco di divincolarmi dalla sua stretta.
Lasciami!
[[LASCIAMI!]]//Sto ondeggiando nell'oscurità.
Che cosa è successo?
Penso un attimo e mi rendo conto che sono svenuta.
Mi prendo le ginocchia e le avvicino al petto.
È colpa mia...
Ma nel frattempo una voce calma e limpida mi parla.
"Non disperarti."
"Non è ancora finita."
"Puoi ancora salvarla."
"Devi solamente ripercorrere i tuoi passi per scoprire altre verità di cui sei all'oscuro.
Per lei.
[[Per salvarla.]]"//[[Resto a guardarla.]]
[[Me ne vado.]]Rimango li ferma a guardarla.
Lei mi nota e ricambia il mio sguardo per un attimo.
Poi distoglie lo gli occhi e inizia a camminare via velocemente.
[[Adesso mi evita...]]Decido di andarmene.
Che ci faccio qui in ogni caso?
Mi giro e inizio a camminare verso casa.
Sto camminando per il centro quando vedo la ragazza è poco più avanti di me.
Che cosa ci fa qui?
Perché l'ho incontrata proprio adesso?
Che qualcuno mi stia cercando di dire qualcosa?
Tipo che dovrei convincerla?
Per cambiare il suo futuro?
Lei nel frattempo si ferma davanti ad una vetrina.
Io continuo a camminare ignorandola.
Lei mi nota e mi guarda con sospetto.
Mi ferma.
"Mi stai seguendo?" mi dice seriamente.
La guardo esterrefatta.
Io?
[["È una coincidenza."]] dico sempliciemente.Decido di rincorrerla.
La chiamo e lei si gira.
Cosa sto facendo?
"Cosa c'è?" mi dice geliadamente.
"Perché ti stai comportando così? Io non ho fatto niente di sbagliato nei tuoi confronti." dico seriamente.
"Mi hai presa in giro." dice lentamente.
"Tanto era questo il tuo scopo, vero?"
COSA?
Ma che problemi ha?
"Cosa stai dicendo?" dico ironicamente.
"Lasciami stare, non voglio avere niente a che fare con te." dice freddamente.
Senza neanche guardarmi si gira e se ne va.
Che nervoso.
"Fai come vuoi!" le urlo dietro.
Mi sto girando per andarmene, ma ho un capogiro alla testa.
Mi sento male.
Vedo tutto offuscato. Ondeggio lentamente fino a cadere per terra.
[[Sono svenuta.]]Non mi crede.
Glielo si legge in faccia.
"Non credo proprio." dice severamente.
"Secondo me, mi hai seguita per cercare di convincermi con la tua stupida teoria di vedere il futuro delle persone!"
Ma che vuole questa?
Che nervoso.
"Sai cosa ti dico? Io non sopporto le persone che fanno finta di nascondere il vuoto che hanno dentro, con falsi sorrisi e gentilezza." dico alzando la voce.
Le persone intorno si girano per capire cosa sta succedendo.
Lei mi guarda esterrefatta.
Poi la sua faccia si tinge di rabbia e mi tira uno schiaffo così potente da destabilizzarmi.
Mi porto la mano alla guancia e la guardo.
Sta piangendo.
"Sei un mostro." dice piano e corre via.
Bene, adesso mi odia.
Perché l'ho detto?
Mi sento male.
Mi cedono le ginocchia e cado per terra.
[[Sono svenuta.]]
(set: $mostro to true)(if: $mostro is true)
[//Sto ondeggiando nell'oscurità.
Non ricordo niente.
Nel buio riecheggiano le parole "Sei un mostro."
Ah...
Che cosa ho fatto di male per farmi odiare?
All'improvvisio una voce calma e limpida mi parla.
"Non ti odia."
"Hai solo sbagliato cammino."
"Dovrai ripercorrere le tue orme e cambiare il destino."
"Per lei.
[[Per salvarla.]]"//]
(else:)
[//Sto ondeggiando nell'oscurità.
Che cosa è successo?
Mi viene in mente il volto di quella ragazza.
Che cosa ho fatto di male?
All'improvviso una voce calma e limpida mi parla.
"Non hai fatto niente di sbagliato."
"Hai solo sbagliato il tuo cammino."
"Dovrai solo ripercorrere le tue orme e cambiare il tuo destino."
"Per lei.
[[Per salvarla.]]"//](set: $mostro to false)//Ma chi era quello?
Davvero conosceva Teresa?
Perché ha fatto quel sorriso malizioso?
Io non voglio che accada tutto questo!
Voglio che Teresa viva, non voglio incontrare nessun altro che possa rimpiazzarla!
[[Cosa posso fare per evitare questo futuro?]]//[[Provo ad avvisare Teresa del pericolo.]]
[[Provo a prendere il comando del volante.]]
[[Provo ad usare il mio potere.]]
(if: $avviso is true and $volante is true and $potere is true) [(go-to: "Profezia")]Riapro gli occhi.
Sono di nuovo nell'automobile.
Teresa è ancora scandalizzata dal mio comportamento di prima.
La mia nocca sta sanguinando e mi fa male da morire.
"Che cosa hai fatto?" dice quasi urlando.
Nel frattempo sta continuando a guidare.
Non dico niente, ma guardo la strada verso la direzione dove dovrebbe arrivare il camion.
"Rispondimi! Lo hai fatto per vedere qualcosa? Che cosa hai visto?" dice aggressivamente.
"Teres-" ma la mia voce si spegne.
Mi sento di nuovo male.
Devo dirle del camion in arrivo!
"Sta... arri... vando." dico piano.
Lei non riesce a sentirmi.
Il camion si avvicina.
Cinque metri.
Un metro.
[[Il camion si schianta.]]Riapro gli occhi.
Sono in macchina con Teresa, mentre la mia nocca sanguina.
"Che cosa hai fatto?" mi dice quasi urlando.
La macchina è piena di pezzi di vetro.
Vicino alla mia gamba c'è un vetro un po' più grosso degli altri e lo prendo.
Lo spezzo in due.
[[Il tempo ancora una volta rallenta.]](set: $avviso to true)
(go-to: "Cosa posso fare per evitare questo futuro?")
(set: $volante to true)
(go-to: "Cosa posso fare per evitare questo futuro?")(set: $avviso to false)
(set: $volante to false)
(set: $potere to false)//Vedo nero.
Vedo la stessa scena dell'incidente di sempre.
Cerco di concentrarmi e provo ad usare il mio potere.
Appena poco prima della collisione [[la visione si interrompe.]]////Vedo di nuovo nero.
Vedo la visione, con l'uso del mio potere.
Sono in macchina con Teresa e si sta avvicinando il camion che dovrebbe provocare l'incidente.
Ma il camion all'improvviso curva pericolosamente dalla parte opposta rispetto a noi.
Sta quasi per schiantarsi contro un palo.
Si! C'è l'ho fatta!
Appena penso queste parole il conducente riesce a prendere il controllo del camion e curva verso la nostra direzione.
[[Il camion si schianta ancora più violentemente contro di noi.]]//(set: $potere to true)
(go-to: "Cosa posso fare per evitare questo futuro?")//Sto ondeggindo nell'oscurità.
Che cosa è successo?
Ricordo tutti i miei tentativi nel cambiare quell'orrendo incidente.
"Perché non sta funzionando ancora?" dico urlando.
Una voce tranquilla e limpida parla.
"Non devi perdere la speranza."
"Il modo per cambiare quel triste destino l'hai sempre saputo."
"Solo che hai pensato che la soluzione al tuo problema sia stata la scoperta del tuo vero potere."
"Ma la soluzione è la scoperta te stessa."
"Che cosa vuol dire?" dico.
La voce non risponde.
[[Aiutami!]]//Riapro gli occhi.
Sono ancora una volta nella macchina di Teresa.
La mia nocca fa male da morire.
Che cosa dovrei fare?
La scoperta di me stessa?
Ripetendo piano queste parole mi rendo conto di cosa stava parlando.
"Che cosa hai fatto?" dice Teresa quasi urlando.
Io non l'ascolto. Apro la portiera della macchina e salto giù.
Sento Teresa urlare disperatamente.
Rotolo per almeno un metro sulla neve. Poi mi alzo velocemente e inizio a correre verso il camion.
Devo fare presto!
Nel frattempo Teresa ha diminuito la velocità.
Arrivo alla strada laterale e mi metto davanti al furgone bianco.
Il conducente, un ragazzo coi capelli biondi, mi vede e il suo viso si tinge con un'espressione di panico.
Lui comincia a sterzare, con il risultato che lui curva pericolosamente, [[investendomi.]]//Sono sdraiata sul fianco.
Apro gli occhi.
Quello che vedo è il camion poco lontano e delle persone sono intorno a me.
Mi alzo e mi rendo conto che le persone sono immobili.
Che cosa sta succedendo?
Mi alzo e vedo che il mio corpo è ancora lì, per terra.
Mi guardo le mani e vedo che il mio corpo è leggermente opaco.
Sono morta?
"Non sei morta." dice una voce maschile.
Il conducente del camion sta cercando di uscire, ma [[anche il suo corpo rimane nell'automobile.]]//Sono sdraiata su un materasso morbido, il mio corpo è dolorante.
La nocca con cui ho tirato il pugno al finestrino fa malissimo ed è completamente immobilizzata.
Ogni volta che respiro sento delle fitte al livello delle costole.
Apro gli occhi lentamente ma la luminosità della stanza mi acceca.
Dove sono?
Quando apro gli occhi la prima cosa che vedo è il viso di Teresa che sta sorridendo, ma nel frattempo piange.
"Ti sei ripresa!" dice in un sussurro.
"Dove sono?" dico con fatica.
"In ospedale. Sei stata in coma per due settimane." la voce gli si spezza mentre dice la parola "coma".
"Quando quel camion ti è venuto addosso ho pensato che saresti morta. Ma i dottori hanno detto che sei stata fortunata a cavartela con qualche costola rotta."
Non è fortuna, è stato lui a evitare di farmi morire.
"Cosa ne è stato di lui?" dico.
Lei mi guarda tristemente.
"È morto."
Quindi è morto [[al posto mio.]]Prendo la mano a Teresa.
"Non devi preoccuparti, non è colpa tua." dico piano "Scusa se ti ho fatta preoccupare." le sorrido per la prima volta.
"Adesso sei insieme a me."
Lei è visibilemnte sorpresa.
"Si." dice scoppiando in lacrime.
"Ah! Cosa volevi dirmi prima di essere svenuta l'altra volta?" dice appena si ricompone.
Ci penso un attimo.
"Giusto."
"Il mio nome è (text-color: "grey") [Heather.]"
"Piacere di conoscerti, Teresa." sorrido di nuovo.
Lei mi regala il sorriso più raggiante del mondo e [[mi abbraccia.]]//Caro ragazzo,
ti scrivo questa lettera perché dopo la tua morte sono successe tante cose e dato che tu mi hai donato questa vita, volevo raccontartele.
Voglio farti una promessa, che la tua morte non sarà vana, vivrò felice, come mi hai augurato. Adesso che sono finalmente con lei, vivrò al massimo.
Volevo ringraziarti per esserti sacrificato per me, per permettermi di stare con lei, anche se a quanto pare per te ero una persona importante.
La proteggerò, come tu hai cercato di proteggermi.
Anche a costo di (text-color:"red") [uccidere] chi cercherà di farle del male.//[//Sto ondeggiando nell'oscurità.
I miei sensi sono intorpiditi, ma l'unica cosa che riesco a sentire in lontananza è la voce di Teresa.
Di sottofondo sento il rombo del motore e il mio corpo viene trascinato dalle frenate brusche della macchina.
Teresa...
Perché stiamo andando **ancora** incontro a questo destino?
**Ancora?**
Perché ho la sensazione di averlo già vissuto?
Avrò tentato di salvarla molte altre volte?
Mi sconforto all'idea che non sono riuscita ancora a salvarla.
Che cosa dovrei fare?
[[Piango.]]//]//La mia vista è appannata.
Avverto delle vibrazioni sotto ai miei piedi, come se fossi a bordo di una macchina che sta sfrecciando ad alta velocità.
Il distinto rombo del motore me lo conferma.
[[Guardo fuori dal finestrino.]]
[[Guardo chi c'è al posto del conducente.]]////Non riesco a mettere a fuoco la strada. La mia vista è ancora troppo offuscata.
Ma sono sicura che mi trovo ancora a [[Rovaniemi]] per via della quiete e della neve accumolatasi sulle strade.////Vedo una ragazza che sta guidando.
L'unica cosa che riesco a distinguere è il biondo dei suoi capelli, il resto è tutto incomprensibile.
Però noto che si guarda intorno con fare nervoso.
[[Provo a chiamarla.]]//Riapro gli occhi.
Sono di nuovo in macchina con Teresa che continua a guidare.
La mia nocca sta sanguinando.
Il dolore è insopportabile.
Probabilmente ho rotto qualche ossa.
"Che cosa hai--" si interrompe perché le prendo il volante bruscamente.
"Che cosa stai facendo?" urlando "Così ci farai andare fuori strada!"
"Stai ferma! Ci penso io." dico ad alta voce.
Il mio corpo si muove da solo, giro velocemente il volante verso sinistra e la macchina comincia a curvare pericolosamente.
L'ultima cosa che vedo è [[la macchina che si schianta di lato contro il camion.]]
Dalla parte di Teresa...//"Dove siamo?" chiedo.
"In qualche distorsione temporale." dice tranquillamente "L'ho creata io."
"Volevo parlarti un'ultima volta."
"Io non ti conosco." dico seccata.
Sento di averlo già incontrato da qualche parte...
"Certo che no." dice sospirando.
"Ogni volta che provavi a salvare quella ragazza," indica Teresa che sta piangendo vicino al mio corpo. "io ero lì a cercare di farla morire."
Cosa?
Una rabbia incontrollabile mi travolge.
"Sai, anche io ho il tuo stesso potere. E con questo potere mi ero promesso di proteggerti a quasiasi costo. Volevo proteggere il tuo vuoto, in modo tale che nessuno ti potesse ferire." dice tristemente.
"Ma il destino che vi unisce è troppo forte per essere spezzato."
"Ormai l'ho capito."
Fa un attimo di pausa.
"Mi arrendo."
Lo guardo meglio. Mi sembra un cane abbandonato.
Che pena.
Lui mi guarda negli occhi.
Si avvicina piano a me e mi prende per i fianchi.
Quando siamo abbastanza vicini, mi bacia lievemente sulle labbra.
Rimango paralizzata.
"Addio."
"Spero tu possa trovare quello che desideri [[insieme a lei."]]//Il giorno seguente, dopo una nottata priva di sonno. Mi alzo e inizio a guardarmi intorno nella mia cella.
La stanza è piena di buchi sul muro e segni di vario tipo, lasciate dalle persone che sono state lì prima di me.
Guardando sotto alla branda noto un oggetto luccicante.
Allungo il braccio per prenderlo.
L'oggetto è un pezzo di vetro poco più piccolo della mia mano.
Se rompo questo, sarò in grado di vedere Teresa?
Decido di romperlo sperando che le visioni mi aiutino.
Lancio il pezzo con violenza per terra e quando il vetro sta per rompersi [[in più pezzi]], il tempo rallenta.Ora che è indifeso, gli corro in contro per rubargli la pistola.
Ma con una velocità sovraumana lui si gira e mi prende le braccia.
Mi stringe i polsi con così tanta forza, che mi iniziano a far male.
"Lasciami andare! Stronzo!" dico, dimenandomi.
Ma lui semplicemente avvicina il mio corpo al suo e mi guarda intensamente.
Mi fa ribrezzo.
"Finalmente ci incontriamo, --" dice dolcemente.
"Bastardo! Lasciami andare!" cerco di allontanarmi da lui.
Preferisco morire che essere molestata da questo tipo!
"Non posso. Hai visto tutto." dice pazientemente "Sai che è colpa tua se quella ragazza è morta, vero?" sorride leggermente.
Perché?
Cosa significa?
"Adesso fai sogni d'oro." velocemente prende dalla tasca del giubbotto un fazzoletto e me lo appoggia sulla faccia.
Io cerco di dimenarmi.
Ma le mie forze cominciano ad affievolirsi.
Aiuto!
[[Teresa!]]//Sono sicura che sia Rovaniemi per le strade tranquille e piene di neve, cosa che non capiterebbe mai in una metropoli.
Guardando alla mia sinistra me ne convinco sempre di più.
Alla guida c'è un ragazza con capelli biondi e lineamenti familiari.
Non riesco a vedere bene il suo viso, a causa della vista sfuocata, ma sono certa che sia finlandese.
[[Provo a chiamarla.]]//Vedo di nuovo nero e in lontananza un bicchiere si rompe.
Riapro gli occhi e mi ritrovo in [[una cucina.]]
Mi aggrappo al tavolo per non cadere per terra.Devo convincerla!
|amount>[$counter]
(live: 1s)[
(set: $counter to it - 1)
(if: $counter is 0)[(go-to: "Next Passage")]
(replace: ?amount)[$counter]
]
(set: $aereo to true)
[[Passerà uno spazzaneve a togliere la neve delle strade.]]
[[Una macchina si bloccherà nella neve.]]
[[Una moto schivolerà sulla neve.]]//Vedo nero.
Apro gli occhi, pronta ad affrontare qualunque destino mi attenda.
Vedo me e Teresa insieme.
Sembriamo felici e ci teniamo per mano sulla panchina su cui ci eravamo sedute poco tempo fa.
Poco tempo fa?
Sembra essere passata una eternità.
Vedo che Teresa si avvicina a me.
Mi prende il viso e le sue labbra sono sempre più vicine.
Ma prima che le nostre labbra si incrocino, [[la visione si spegne]] come una televisione rotta.//