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Venezia, 1576.
Vettor o Vittore: in casa quando pronunciano il tuo nome l'inflessione delle serve, che tradisce la loro origine, a volte veneziana, a volte dall'entroterra, piega le vocali verso l'una o l'altra delle pronunce.
Sei un giovane intraprendente e brillante e appartieni ad una storica famiglia di mercanti di vino veneziani.
Si tratta di un commercio florido: né la birra né il caffé sono bevuti a Venezia quanto il vino. Si dice perfino che, pochi anni prima della tua nascita, i soldati inviati da papa Paolo III in Germania siano morti perché c'era poco vino e si rifiutavano di bere la birra.
Questa diceria forse non rispecchia la realtà ma la dice lunga sul fatto che i vostri clienti sono affezionati: tanto affezionati da servirsi spesso di canali illegali come quelli del contrabbando.
La tua famiglia offre - e non si dica illegalmente, anche quando lo si fa! - una gran varietà di merci: vini neri, marzemini, malvasie, bianchi e di recente anche un nuovo prodotto, l'acquavite.
Ultimamente le malvasie e i vini liquorosi vanno forte, perché si è diffusa la moda di iniziare i pasti, per essere raffinati, intingendo marzapane e biscotti in un bicchiere di vino dolce. Hai iniziato a farlo anche tu e, mentre aspetti che il biscotto si inzuppi, rifletti che è ora di decidere qual è il tuo ruolo nell'attività di famiglia.
Tuo padre è morto da poco e adesso solo tu puoi decidere cosa vuoi fare.
[[Se decidi di portare avanti l'attività di famiglia, prosegui qui.]]
[[Se decidi di trasferirti a Padova e dedicarti agli studi, prosegui qui.]]
La causa è stata un successo e ti mette in luce di fronte all'amministrazione del doge, che ti chiede di difenderla in un processo contro i francescani del convento di Santa Giustina di Padova per una questione di confini.
[[Decidi di sostenere le parti dell'amministrazione dogale, nella speranza di fare bella impressione, pur sapendo che l'avvocato del convento è brillante e molto noto.]]
[[Decidi di trovare un accordo extraprocessuale con l'avvocato del convento, nel timore che un fallimento bloccherebbe la tua carriera a Venezia.]]Nonostante sulla Terraferma tu abbia potuto le tue prime occasioni per metterti in luce, sei sempre stato insofferente ai suoi limiti: fin da quando hai iniziato gli studi hai pensato che il tuo futuro sarebbe stato nei tribunali di Venezia.
Finalmente, ti si presenta l'occasione che stavi aspettando: l'amministrazione dogale ti chiede di difenderla in una causa che la vede contrapposta ai francescani del convento di Santa Giustina di Padova per una questione di confini.
[[Decidi di sostenere le parti dell'amministrazione dogale, nella speranza di fare bella impressione, pur sapendo che l'avvocato del convento è brillante e molto noto.]]
[[Decidi di trovare un accordo extraprocessuale con l'avvocato del convento, nel timore che un fallimento bloccherebbe la tua carriera a Venezia.]]Nel giro di pochi anni i tuoi successi ti hanno garantito una fama crescente a Venezia: stai dimostrando che la competenza e la preparazione valgono più dei privilegi di nascita.
E' il fatto di essere nato a Venezia, però, che ti permette di gestire alcune delle cause che ti danno più profitto: se fossi nato fuori dalla laguna, perfino nella stessa Padova, prima di poter prendere le difese di un cliente in un processo tra veneziani dovresti aspettare almeno 10 anni dal tuo arrivo a Venezia.
Come avvocato essere nativo di Venezia ti permette di portare avanti una carriera bene avviata. Certo si porrà il problema se deciderai di mettere a frutto la tua laurea in legge per lavorare come notaio... E, diciamolo, in ogni caso le tue aspirazioni sono più elevate di qualche vittoria il tribunale! La strada per diventare cancelliere non si aprirà, però, finché non presenterai agli Avogadori la richiesta per il riconoscimento formale dello status di "cittadino originario" di Venezia.
Essere nati a Venezia, infatti, non significa essere cittadini!
[[Decidi di proseguire con la carriera di avvocato, rimandando la richiesta di cittadinanza.]]
[[Segui il consiglio di tuo zio, che insiste affinché tu sostegna un concorso per entrare nei gradi più bassi della cancelleria finché sei giovane e avvii il processo per il riconoscimento della cittadinanza.]]La tua trattativa non è stata apprezzata dall'amministrazione veneziana, che si è sentita presa in giro.
[[Nonostante questo cattivo risultato, decidi di perseverare e proporti per cause importanti: sei certo che la tua eloquenza ti permetterà di diventare famoso in breve tempo.]]
Le tue conoscenze e i tuoi modi ti hanno garantito la stima dei patrizi e dei funzionari che hai conosciuto nel corso del viaggio a Durazzo.
L'esperienza fuori città per te è stata gratificante e vagheggi di trascorrere più tempo in missione all'estero. Se entrassi nell'amministrazione della Repubblica, sicuramente per i primi dieci o addirittura quindici anni della tua carriera trascorreresti molto tempo impegnato fuori città.
Alla tua mente si affacciano le immagini di Roma, Vienna, Costantinopoli. Ti fai prendere dall'entusiasmo all'idea che l'esperienza della tua famiglia nei contatti con l'Oriente potrebbe tornare utile a Candia, dove la situazione diplomatica richiede tatto e la capacità di assumersi delle responsabilità.
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Magari entrando in cancelleria come giovane notaio straordinario, supplente del titolare, potresti poi trovarti a sostituirlo in qualche momento delicato e avere così la tua grande occasione.
[[Considerato il tuo ruolo e le tue ambizioni, vorresti ottenere il riconoscimento dello status di cittadino veneziano e provare un concorso come notaio.]]
[[Prima di procedere in questo senso, però, credi sia necessario rafforzare i tuoi legami in città e conti di farlo approfittando delle conoscenze che ti sei fatto per garantirti un buon matrimonio.]]
All'interno di una famiglia veneziana, le donne rappresentano una sorta di "diplomazia informale": possono sposarsi in maniera trasversale ai diversi ceti e la loro dote non è rappresentata solo dal denaro e dai beni che i genitori mettono da parte in vista del loro matrimonio ma anche dal capitale di relazioni che portano con sé.
Il matrimonio, infatti, permette a due famiglie di stringere legami che possono essere utili in molte circostanze e le donne veneziane mantengono, generalmente, rapporti anche piuttosto stretti con la famiglia d'origine.
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[[Accetti la proposta di sposare Marina, figlia di un segretario ducale che offre una dote di 3000 ducati, dei quali però 500 dovranno essere considerati sua proprietà in senso stretto, senza che tu possa disporne.]]
[[Accetti la proposta di sposare Vittoria, sorellastra del nobile Andrea Trevisan, che ti permette di legarti ad una famiglia nobile ma offre una dote di 2200 ducati, a fronte della quale dovrai darne 1500 di controdote.]]L'ingresso di tua moglie in famiglia rappresenta, per te, una grande occasione: gli incarichi presso gli uffici pubblici sono distribuiti dal consiglio patrizio della Quarantia Criminal sulla base dell'elezione ma spesso anche come grazie elargite al membro di una famiglia meritevole.
Tuo suocero perora la tua causa, riuscendo in breve tempo a farti ottenere uno degli uffici cittadini: si tratta per ora di un incarico temporaneo, di quattro anni, come prescrive la legge.
Tuttavia, una volta titolare del tuo incarico di notaio, potrai fare come fanno molti altri: tra qualche anno lo potrai intestare ad un figlio, magari mentre è ancora bambino, oppure, se riuscirai ad ottenere dai patrizi una grazia a vita, una volta vecchio lo intesterai ad un nipote, forse perfino prima che nasca.
Ciò che devi fare adesso è svolgere bene il tuo lavoro, metterti in luce per la tua affidabilità e la tua precisione e continuare a stringere dei buoni rapporti. Se sarai bravo, di fatto riuscirai a trattare il tuo ufficio come un patrimonio che, acquisito formalmente per qualche anno, rimarrà all'interno della famiglia.
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[[Credits]]Benché utilizzi materiali preziosi e faccia parte dell'artigianato del lusso, la tessitura a Venezia è considerata un'arte "vile", "mechanica", come dicono loro.
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Averla praticata, anche per poco tempo, significa trasmettere ai propri figli un marchio di infamia: anche se hai conosciuto tuo suocero come mercante, l'apprendistato di tua moglie costituisce un motivo di imbarazzo nelle cerchie più esclusive della città.
Nonostante la stima della quale godi da parte di molti patrizi veneziani, non sono disponibili ad accettare la tua proposta di matrimonio per i loro figli. Le regole stanno diventando di anno in anno più restrittive anche per quanto riguarda la cittadinanza originaria e rischi che la ricerca di un marito per tua figlia si riveli umiliante.
[[Una volta appresa la notizia, decidi di cambiare strategia e di spostare i tuoi interessi sulla Terraferma.]]Venezia è una città gelosa dei suoi privilegi: chi fa parte del patriziato deve dimostrare che anche la propria madre e la propria nonna non hanno svolto lavori manuali e anche per i cittadini originari l'onorabilità della propria famiglia è sempre più importante.
Per tua fortuna Orsetta, pur provenendo da una famiglia di artigiani, non ha vissuto alcuna condizione infamante: è perciò possibile che le tue figlie trovino un marito nei ceti più importanti della città.
Tuttavia, la dote che offri non è sufficiente per attrarre i migliori partiti.
[[Decidi di fare sposare una sola delle tue figlie e di avviare l'altra alla vita religiosa, in modo da poter concentrare le risorse sulla dote della sorella e trovarle un marito nel patriziato urbano.]]
[[Accetti la proposta di un notaio che vuole sposare Marcia e quella di un mercante di panni che si offre di sposare Lidia.]]Nonostante i tuoi tentativi, non sei riuscito a concludere un matrimonio all'interno del patriziato: come avviene più di consueto, tua figlia ha sposato un altro funzionario della Repubblica di Venezia, un segretario ducale.
La tua continua ad essere una famiglia di mercanti, ma grazie a tua figlia Marcia ha la possibilità di inserirsi all'interno della burocrazia dello Stato veneziano. Le tue scelte, anche se tu non sei diventato un cittadino originario, si riveleranno positive sul lungo periodo. L'amministrazione statale, infatti, rappresenta un'élite privilegiata e nel giro di pochi decenni il governo cittadino deciderà di riservare l'accesso alla cancelleria ai discendenti di famiglie che già lavorano nella burocrazia.
I tuoi nipoti, figli di Marcia e del notaio, avranno la possibilità di mettere a frutto la tradizione familiare che hai costruito.
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[[Credits]]La tua continua ad essere una famiglia di mercanti, ma grazie a tua figlia Marcia ha la possibilità di inserirsi all'interno della burocrazia dello Stato veneziano. Le tue scelte, anche se tu non sei diventato un cittadino originario, si riveleranno positive sul lungo periodo. L'amministrazione statale, infatti, rappresenta un'élite privilegiata e nel giro di pochi decenni il governo cittadino deciderà di riservare l'accesso alla cancelleria ai discendenti di famiglie che già lavorano nella burocrazia.
I tuoi nipoti, figli di Marcia e del notaio, avranno la possibilità di mettere a frutto la tradizione familiare che hai costruito.
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[[Credits]]L'ingresso di tua moglie in famiglia rappresenta, per te, una grande occasione: gli incarichi presso gli uffici pubblici sono distribuiti dal consiglio patrizio della Quarantia Criminal sulla base dell'elezione ma spesso anche come grazie elargite al membro di una famiglia meritevole.
Ovviamente, essere "meritevoli" agli occhi di un numero sufficiente di patrizi del consiglio significa principalmente avere buoni rapporti con le loro famiglie e ottenere la loro fiducia affinché si sentano in buone mani affidandoti un incarico.
Vittoria, come figlia naturale del nobile Trevisan, è cresciuta nella sua casa insieme alla madre e ha ricevuto l'educazione domestica insieme alle sue figlie. Fratellastri e sorellastre la considerano parte della famiglia e Andrea non manca di spendersi presso gli altri membri del Consiglio della Quarantia garantendo la tua affidabilità e la tua precisione.
Grazie alla sua intercessione, riesci ad ottenere uno dei prestigiosi ruoli di notaio straordinario, che sono meno di 100 in tutta la città: si tratta di un incarico di supplente, ma se ti dimostrerai abile e saprai sfruttare le occasioni potresti trovarti nel giro di pochi anni a sostituire un notaio ordinario.
Trascorrerai molti dei prossimi mesi in missioni all'estero, laddove è necessario sostituire uno dei funzionari, e questo ti permetterà di vedere alcune città più o meno lontane: da Roma a Vienna, da Ragusa a Costantinopoli.
Mentre osservi il sole svanire lentamente, quasi sciogliersi dentro la laguna, vedi apparire all'orizzonte i profili delle città che ti aspettano, così come hai imparato a conoscerne gli angoli più famosi dai libri. Ti incammini verso casa e la tua mente viaggia, oltre che nello spazio, nel tempo: una volta titolare del tuo incarico di notaio, come molti altri cercherai di intestarlo a tuo figlio, magari mentre è ancora bambino, oppure, se riuscirai ad ottenere dai patrizi una grazia a vita, sentendo approssimarsi i tuoi ultimi anni lo intesterai ad un nipote, forse perfino prima che nasca.
Ciò che devi fare adesso è svolgere bene il tuo lavoro, metterti in luce e continuare a stringere dei buoni rapporti. Se sarai bravo, il tuo ufficio finirà per diventare un patrimonio che, acquisito formalmente per qualche anno, rimarrà all'interno della famiglia.
Il cielo si è fatto più scuro, ma mentre scivoli nel portone del tuo palazzo il futuro non ti è mai sembrato così luminoso.
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[[Credits]]Orsetta ti ha portato in dote una cifra che, al momento del vostro matrimonio, era abbastanza alta. Inoltre ha ereditato la casa-laboratorio paterna, in Calle dei Priuli, poco lontano dall'ambasciata spagnola di S. Geremia.
Tua moglie è cresciuta nel cuore della tessitoria, dove in pochi metri si concentrano decine e decine di laboratori, con i telai stretti uno accanto all'altro nelle soffitte inondate di luce, sempre impegnati a battere il tempo a ritmo costante. Sulla calle si aprono le botteghe con i loro drappi variopinti e agli angoli degli edifici si vedono i venditori ambulanti di fili d'oro, d'argento e delle sete, sia quelle buone che quelle di scarsa qualità.
Il nonno di Orsetta possedeva uno dei laboratori che danno sulla strada e suo padre è stato prima un tessitore e poi un mercante di seta, in anni in cui ormai la gente ha preso l'abitudine di indossare la camicia e farla fuoriuscire dagli abiti: le donne, soprattutto, amano le camicie bianche che mettono in luce il busto, capaci di evocare purezza e delicatezza e al contempo ornate da ricami e merletti che possono essere aggiunti o tolti secondo il capriccio della compratrice o l'occasione per la quale si veste.
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Il ricamo fino ad un secolo fa era un mestiere da uomini, ma da quando si è diffusa la moda dei merletti utilizzati sui polsi, ai bordi delle camicie, sui guanti, i ventagli e le cuffie, per tacere delle tovaglie e delle lenzuola, sempre più donne e ragazze si sono affacciate al mestiere.
Nel sestriere Orsetta è andata a scuola fino a 14 anni, come avviene a circa un quarto dei bambini veneziani. Le hai chiesto se a quell'epoca, come tanti dei suoi compagni, è stata mandata come apprendista in uno dei laboratori?
[[Se Orsetta ha fatto l'apprendista, per ricamare o imparare a lavorare una passamanerie, prosegui qui.]]
[[Se Orsetta è andata a scuola, ma non ha mai fatto apprendistato, prosegui qui.]]La tua scelta può apparire generosa ma si rivela poco lungimirante: contadini e piccoli proprietari non possono pagare le tue parcelle e i loro motivi di conflitto nascono dai profondi mutamenti che stanno attraversando l'economia veneta.
La tua possibilità di modificare queste dinamiche è molto limitata e il tuo comportamento incerto, che non si indirizza chiaramente né verso la pratica dell'avvocatura né verso la costruzione di una proprietà terriera ben gestita, non ti permette un grande miglioramento della tua condizione.
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[[Credits]]Sei un osservatore attento e in breve tempo ti rendi conto che spesso i contadini in affitto sono in ritardo con i pagamenti, oppure i proprietari faticano a rimborsare i loro contadini per i miglioramenti che hanno apportato alle terre loro affidate.
[[Ti offri di saldare i debiti, con l'intento di acquistare le terre ad un prezzo irrisorio.]]
[[Ti offri di fare da mediatore nei conflitti tra proprietari e contadini.]]La tua strategia è lungimirante e le tue proprietà crescono di anno in anno. Tuttavia, non è solo l'estensione che ti interessa: sei un proprietario diligente e ti sforzi di riorganizzare le tue proprietà in modo razionale, di apportare migliorie e di dotarle di volta in volta del pozzo, del forno, di un orto.
Hai saputo interpretare al meglio anche l'ultimo ruolo che la vita ti ha offerto.
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[[Credits]]La varietà dei vini è uno dei criteri che fa di un banchetto un buon banchetto e i patrizi veneziani tengono molto ai rifornimenti per le loro feste. Solo due anni prima della tua nascita si è parlato per mesi del banchetto offerto in città ad Enrico di Valois, figlio del re francese Enrico II, che si è fermato a Venezia dopo aver cinto la corona di Polonia e prima di porsi sul capo quella di Francia. Quella sì che è stata una festa!
Grazie al fatto di essere nato a Venezia hai alcuni vantaggi rispetto ai mercanti stranieri, ma importare l'uva dall'Istria, dalla Dalmazia, da Corfù, Candia e Cefalonia ha i suoi costi.
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Vorresti rilanciare l'attività di famiglia e riuscire a fare maggiori profitti.
[[Accetti la proposta di un contrabbandiere che ti propone di importare uva da tavola dalle Marche e di nascondere tra i grappoli le uve da pigiatura, che rivenderà garantendo anche a te una parte del profitto.]]
[[Ti rendi conto che la morte di tuo padre ha interrotto troppo presto il tuo apprendistato e decidi di lasciare la compagnia ai tuoi zii e di intraprendere la carriera del funzionario di Stato.]]Gli studi universitari ti appassionano: negli ultimi decenni a Venezia inizia ad essere messa in crisi l'antica tradizione secondo la quale i patrizi esercitavano come avvocati e notai senza essersi prima laureati in Legge e una buona preparazione giuridica sembra ormai necessaria per potersi affermare nei tribunali.
Sei convinto che portare a termine la tua preparazione presso l'Università di Padova ti aprirà la strada per una fortunata carriera in città.
Poco dopo il tuo diciassettesimo compleanno, però, ricevi la notizia che a tuo zio è stato consigliato di avviarti alla carriera amministrativa nella cancelleria ducale: ci sono buone possibilità che tu possa scalare dall'interno i gradi dell'amministrazione cittadina iniziando subito.
[[Decidi di proseguire gli studi per fare l'avvocato e di rimandare l'ingresso nel mondo del lavoro di qualche anno.]]
[[La prospettiva di entrare da subito in cancelleria ti entusiasma: interrompi gli studi e torni a Venezia per intraprendere questa strada.]]Terminati gli studi, intraprendi la carriera di avvocato.
I cittadini di Treviso ti offrono di sostenerli in un processo che li vede in causa contro i contadini dei dintorni: vogliono che paghino più tasse per le loro terre. Gli abitanti dei villaggi hanno assunto per difendere i loro interessi due famosi avvocati, Zante Tron e Paolo Baoder.
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[[Decidi di prendere le parti dei cittadini di Treviso: sei convinto di trovare un solido appoggio per le loro rivendicazioni nei documenti del catasto.]]
[[Rifiuti la causa: tutti sanno che l'ultimo censimento, non ha registrato molte vendite a favore dei cittadini di Treviso e credi sarà semplice dimostrare che hanno torto]]La società veneziana è complessa e articolata: mentre il figlio legittimo di un nobile eredita dal padre il suo titolo, per i cittadini le cose vanno diversamente. Ognuno, anche se discende da più generazioni di cittadini originari, deve sottoporre la propria pratica all'ufficio dell'Avogaria di Comun, che valuterà se ha i requisiti richiesti dalla legge.
In ogni caso, probabilmente qualcuno obietterebbe perfino che la tua si possa definire una famiglia di cittadini: certo, per quanto ne sai sono almeno cinque generazioni che abitate nel palazzo poco distante dalla calle del Gambaro, eppure tuo padre non ha mai avuto ragione di chiedere lo status di cittadino originario.
Appare difficile, del resto, dargli torto: godeva della cittadinanza con privilegi "de intus et extra" che garantiscono spese ridotte nei commerci con l'Oriente e questo per lui era abbastanza. Tutto il suo impegno è stato rivolto, negli anni, al miglioramento della vostra compagnia di famiglia. Non ha mai sentito la necessità di alcun altro riconoscimento e se tu hai preso questa direzione è piuttosto per diversificare le attività di famiglia che per altri interessi.
Del resto, il commercio dei vini sarà portato avanti dai due figli di primo letto di tuo padre e dal tuo fratello maggiore.
[[Se inserisci nella tua domanda per lo status di cittadino originario il tuo certificato di battesimo, prosegui qui.]]
[[Se non inserisci nella tua domanda per lo status di cittadino originario il tuo certificato di battesimo, prosegui qui.]]Grazie alle tue capacità e alla tua notorietà [[ti viene offerta la possibilità di accompagnare un importante funzionario della cancelleria veneziana in una missione a Durazzo: decidi di accettare, dato che conosci bene l'area adriatica.]]
[[Hai sentito che alcuni nobili veneziani stanno avviando una causa a proposito del patronato dell'abbazia di San Cipriano. Decidi di proporti per questo processo, convinto che un brillante risultato ti metterà di buonumore.]]La società veneziana è complessa e articolata: mentre il figlio legittimo di un nobile eredita dal padre il suo titolo, sempre che costui, come di quando in quando capita, non dimentichi di registrarne la nascita presso gli uffici dell'amministrazione, per i cittadini le cose vanno diversamente. Ognuno, anche se discende da più generazioni di cittadini originari, deve sopporre la propria pratica all'uggicio dell'Avogaria di Comun, che valuterà se ottempera ai requisiti richiesti dalla legge.
In ogni caso, probabilmente qualcuno obietterebbe perfino che la tua si possa definire una famiglia di cittadini: certo, per quanto ne sai sono almeno cinque generazioni che abitate nel palazzo poco distante dalla calle del Gambaro, eppure tuo padre non ha mai avuto ragione di chiedere lo status di cittadino originario.
Appare difficile, del resto, dargli torto: godeva dei privilegi de intus et extra per commerciare con l'Oriente senza pagare dazi doganali e tutto il suo impegno è stato rivolto, negli anni, al miglioramento della vostra compagnia di famiglia. Non ha mai sentito la necessità di alcun altro riconoscimento e se tu hai preso questa direzione è piuttosto per diversificare le attività di famiglia che per altri interessi.
Del resto, il commercio dei vini sarà portato avanti dai due figli di primo letto di tuo padre e dal tuo fratello maggiore.
[[Se inserisci nella tua domanda per lo status di cittadino originario il tuo certificato di battesimo, prosegui qui.]]
[[Se non inserisci nella tua domanda per lo status di cittadino originario il tuo certificato di battesimo, prosegui qui.]]Il fatto di essere nato a Venezia ti permette comunque di gestire alcune delle cause che ti danno più profitto: se fossi nato fuori dalla laguna, perfino nella stessa Padova, prima di poter prendere le difese di un cliente in una causa tra veneziani dovresti aspettare almeno 10 anni dal tuo arrivo a Venezia.
La tua carriera, anche grazie a questo vantaggio, inizia a diventare più solida, anche se la concorrenza non manca e la fatica non sempre appare ripagata dai risultati.
Nelle giornate umide e afose, quando rientri stanco e accaldato dopo un'udienza, in un angolo riposto della tua mente riprende ad affacciarsi l'idea che potresti mettere a frutto la tua laurea in Legge anche come notaio.
Scendi dalla gondola, fai qualche passo prima di arrivare al portone, all'ombra del quale speri di trovare refrigerio e silenzio e... diciamolo, in ogni caso le tue aspirazioni sono più elevate di qualche vittoria nel foro... la strada per diventare cancelliere però non si aprirà finché non presenterai agli Avogadori la richiesta per il riconoscimento formale dello status di "cittadino originario" di Venezia.
[[Segui il consiglio di tuo zio, che insiste affinché tu sostegna un concorso per entrare nei gradi più bassi della cancelleria finché sei giovane e avvii il processo per il riconoscimento della cittadinanza.]]
[[ti viene offerta la possibilità di accompagnare un importante funzionario della cancelleria veneziana in una missione a Durazzo: decidi di accettare, dato che conosci bene l'area adriatica.]]
[[Hai sentito che alcuni nobili veneziani stanno avviando una causa a proposito del patronato dell'abbazia di San Cipriano. Decidi di proporti per questo processo, convinto che un brillante risultato ti metterà di buonumore.]]Il successo nella causa ti ha garantito alcuni buoni contatti nel patriziato (nobiltà) di Venezia.
[[Considerato il tuo ruolo e le tue ambizioni, vorresti ottenere il riconoscimento dello status di cittadino originario veneziano e provare un concorso come notaio: speri che i contatti che hai stretto ti tornino utili.]]
[[Vorresti riuscire ad entrare nella cancelleria ducale ma credi che prima sia necessario rafforzare i tuoi legami in città. Decidi di farlo approfittando delle conoscenze che ti sei fatto negli anni per fare un buon matrimonio.]]
La società veneziana è complessa e articolata: mentre il figlio legittimo di un nobile eredita dal padre il suo titolo, sempre che costui, come di quanto in quando capita, non dimentichi di registrarne la nascita presso gli uffici dell'amministrazione, per i cittadini le cose vanno diversamente. Ognuno, anche se discende da più generazioni di cittadini originari, deve sottoporre la propria pratica all'ufficio dell'Avogaria di Comun, che valuterà se ottempera ai requisiti richiesti dalla legge.
In ogni caso, probabilmente qualcuno obietterebbe perfino che la tua si possa definire una famiglia di cittadini: certo, per quanto ne sai sono almeno cinque generazioni che abitate nel palazzo poco distante dalla calle del Gambaro, eppure tuo padre non ha mai avuto ragione di chiedere lo status di cittadino originario.
Appare difficile, del resto, dargli torto: godeva dei privilegi de intus et extra per commerciare con l'Oriente senza pagare dazi doganali e tutto il suo impegno è stato rivolto, negli anni, al miglioramento della vostra compagnia di famiglia. Non ha mai sentito la necessità di alcun altro riconoscimento e se tu hai preso questa direzione è piuttosto per diversificare le attività di famiglia che per altri interessi.
Del resto, il commercio dei vini sarà portato avanti dai due figli di primo letto di tuo padre e dal tuo fratello maggiore.
[[Se inserisci nella tua domanda per lo status di cittadino originario il tuo certificato di battesimo, prosegui qui.]]
[[Se non inserisci nella tua domanda per lo status di cittadino originario il tuo certificato di battesimo, prosegui qui.]]Provare la propria nascita a Venezia è un elemento essenziale per vedersi riconosciuto lo status di cittadino originario e il documento di battesimo sveltisce la tua pratica.
Tuttavia gli Avogadori decidono di raccogliere la testimonianza di un anziano collaboratore di tuo padre, che ha servito nella bottega di famiglia da quando era un garzone, per verificare reputazione della tua famiglia.
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(colour: #E3BE05)+(text-style: "bold")+(text-style: "italic")[Magistrato: "Che profession fu quella di Zuane Stefani?"
Testimone: "Mercante de vin, come ha fatto anche suo padre, sempre."
Magistrato: "Lavoravelo nei suoi magazeni?"
Testimone: "Nei magazeni et con le barche su le rive."
Magistrato: "Vendevalo all'ingrosso, o al minuto?"
Testimone: "All'ingrosso e al minuto, secondo le autorizzazioni dei magazeni."
Magistrato: "Come 'ndava vestio ne la bottega?"]
[[Testimone: "portava la manega a comedo, la veste nera con maniche larghe."]]
[[Testimone: "ora con la manega a comedo, la veste nera con maniche larghe, ora con la traversa (grembiule)."]]Provare la propria nascita a Venezia è un elemento essenziale per vedersi riconosciuto lo status di cittadino originario e la tua pratica è bloccata, perché i magistrati intendono proseguire con gli accertamenti.
[[Sei disposto a fare una lauta "donazione" alla tua parrocchia perché il sagrestano attesti in un documento il danneggiameto del libro canonico dove avrebbe dovuto essere registrato il tuo battesimo: non sei certo che le cose siano andate in questo modo ma non vuoi che un impedimento tanto banale mandi in fumo i tuoi progetti.]]
[[Sai bene che gli Avogadori preferiscono i documenti scritti ma sei convinto che piuttosto che un documento falso andranno a tuo vantaggio delle testimonianze: porti dunque alla magistratura una lista di nomi di persone che hanno partecipato al tuo battesimo e che possono garantire per la tua famiglia.]]Per poter entrare a far parte dei cittadini originari di Venezia, giovani uomini come te devono poter provare che i loro genitori e i loro nonni non hanno esercitato arti "vili", cioè lavori manuali o commercio al minuto.
La testimonianza del tuo vecchio garzone ha tolto il dubbio ai magistrati: tuo padre e suo padre prima di lui hanno gestito gli aspetti "nobili" del commercio, lasciando ai loro sottoposti tutto ciò che di manuale c'era in esso. Il loro stile di vita, inoltre, è stato simile a quello di un patrizio: hanno indossato la lunga veste nera nobiliare e hanno tenuto in casa, per i loro spostamenti, una gondola.
La vita della tua famiglia, dunque, può a ben titolo essere considerata "civile" e la tua domanda di cittadinanza viene approvata.
[[Decidi di approfittarne subito e iscriverti ad un concorso per la cancelleria, contando sul fatto che la tua domanda riceverà sufficienti voti a favore.]]
[[Le incertezze che hanno accompagnato la procedura per il riconoscimento della cittadinanza ti hanno instillato il dubbio che la reputazione della tua famiglia non sia sufficientemente solida e, prima di rischiare brutte sorprese, ritieni necessario rafforzarla.]]Per poter entrare a far parte dei cittadini originari di Venezia, giovani uomini come te devono poter provare che i loro genitori e i loro nonni non hanno esercitato arti "vili", cioè lavori manuali o commercio al minuto. Purtroppo la testimonianza del tuo garzone ha aumentato i dubbi dei magistrati dell'Avogaria, che sospettano che la tua famiglia non abbia una reputazione sufficientemente onorevole per conferirti il titolo di cittadino originario.
[[Decidi di proporre altre testimonianze, perché sei convinto che la tua famiglia abbia sempre avuto un atteggiamento adeguato. Per te, si è tratta di un malinteso.]]
[[Ti sei convinto che la tua ascesa sociale richieda un miglior posizionamento all'interno delle relazioni cittadine e per ottenerlo valuti di sposare la figlia di qualche cittadino originario o addirittura di un nobile, se saprai essere abbastanza convincente nei confronti del padre.]]La questione del battesimo si è risolta, tuttavia gli Avogadori decidono di interrogare un anziano collaboratore di tuo padre, che ha servito nella bottega di famiglia da quando era un garzone. Vogliono capire qual è lo stile di vita della tua famiglia.
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(colour: #E3BE05)+(text-style: "bold")+(text-style: "italic")[Magistrato: "Che profession fu quella di Zuane Stefani?"
Testimone: "Mercante de vin, come ha fatto anche suo padre, sempre."
Magistrato: "Lavoravelo nei suoi magazeni?"
Testimone: "Nei magazeni et con le barche su le rive."
Magistrato: "Vendevalo all'ingrosso, o al minuto?"
Testimone: "All'ingrosso e al minuto, secondo le autorizzazioni dei magazeni."
Magistrato: "Come 'ndava vestio ne la bottega?"]
[[Testimone: "portava la manega a comedo, la veste nera con maniche larghe."]]
[[Testimone: "ora con la manega a comedo, la veste nera con maniche larghe, ora con la traversa (grembiule)."]]La questione del battesimo si è risolta, tuttavia gli Avogadori decidono di un anziano collaboratore di tuo padre, che ha servito nella bottega di famiglia da quando era un garzone, anche a proposito della reputazione della tua famiglia.
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(colour: #E3BE05)+(text-style: "bold")+(text-style: "italic")[Magistrato: "Che profession fu quella di Zuane Stefani?"
Testimone: "Mercante de vin, come ha fatto anche suo padre, sempre."
Magistrato: "Lavoravelo nei suoi magazeni?"
Testimone: "Nei magazeni et con le barche su le rive."
Magistrato: "Vendevalo all'ingrosso, o al minuto?"
Testimone: "All'ingrosso e al minuto, secondo le autorizzazioni dei magazeni."
Magistrato: "Come 'ndava vestio ne la bottega?"]
[[Testimone: "portava la manega a comedo, la veste nera con maniche larghe."]]
[[Testimone: "ora con la manega a comedo, la veste nera con maniche larghe, ora con la traversa (grembiule)."]]Il tuo momento sembra essere arrivato: mentre scivoli alle spalle della Chiesa di Santa Maria dei Miracoli, dirigendoti verso Rialto, ti chiedi se riuscirai ad ottenere i voti del consiglio patrizio della Quarantia Criminal che sono necessari per lavorare in uno degli uffici pubblici cittadini.
Ogni giorno le udienze dei nobili sono molestate da decine di cittadini che chiedono un'intercessione per ottenere un posto da scrivani, da notai, da scontri, da messeri... ciascuno lamenta di avere una figlia da sposare, una sorella rimasta vedova con i figli, un merito speciale che gli dovrebbe essere riconosciuto.
Ovviamente, essere "meritevoli" agli occhi di un numero sufficiente di patrizi della Quarantia significa principalmente avere buoni rapporti con le loro famiglie e ottenere la loro fiducia. Solo così, infatti, si sentiranno in buone mani e ti affideranno un incarico.
[[Il tuo comportamento finora sarà stato sufficiente?]]
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src="segretari_ducali.jpg" width="480" height="360" alt="segretari_ducali">Fianco a fianco negli androni dei palazzi veneziani si incontrano stranieri e semplici abitanti affaccendati in mille commissioni; cittadini delle terre conquistate cui è permesso svolgere i mestieri manuali e mercanti nati fuori laguna che hanno faticosamente ottenuto il titolo di cittadini per privilegio e sono trattati come veneziani. Avvolti nelle loro vesti nere e con il capo coperto dalle berrette si vedono segretari, notai, cancellieri e patrizi.
Avere il proprio ruolo in questa mutevole realtà significa impegnarsi in un settore professionale, redditizio come il commercio o onorevole come l'avvocatura e l'amministrazione pubblica, ma anche legarsi alle famiglie che lo animano attraverso un buon matrimonio.
Hai capito che la tua ascesa sociale richiede, a questo punto, che valuti di sposare la figlia di qualche professionista o addirittura di un nobile, se saprai essere abbastanza convincente nei confronti del padre.
[[Accetti la proposta di sposare Marina, la figlia di un segretario ducale che offre una dote di 1500 ducati, dei quali però 500 dovranno essere considerati sua proprietà in senso stretto, senza che tu possa disporne.]]
[[Accetti la proposta di sposare Vittoria, una sorellastra del nobile Andrea Trevisan, che ti permette di legarti ad una famiglia nobile ma offre una dote di 800 ducati, a fronte della quale dovrai darne 1500 di controdote.]]
[[Accetti la proposta di sposare Orsetta, la figlia unica di un mercante di seta, che offre una dote di 2000 ducati e la possibilità di ereditare la casa paterna al centro del sestriere di Cannaregio.]]Per tua fortuna è disposto a testimoniare a tuo favore un patrizio veneziano, Andrea Trevisan: durante il tuo processetto ricorda che le vostre famiglie vi hanno mandato dalla stessa balia e che fin da bambini avete instaurato un legame di amicizia.
Le sue parole - "ho mangiato più volte a casa sua e per anni andavo a giocare e a studiare là" - convincono gli Avogadori della rispettabilità della tua famiglia.
Grazie a questa e ad altre testimonianze analoghe, i magistrati concludono che tuo padre e suo padre prima di lui hanno gestito gli aspetti "nobili" del commercio, lasciando ai loro sottoposti tutte le operazioni manuali. Allo stesso tempo, il loro stile di vita è stato silime a quello di un patrizio: hanno indossato la lunga veste nera nobiliare e hanno tenuto in casa, per i loro spostamenti, una gondola.
La vita della tua famiglia, dunque, può a ben titolo essere considerata "civile" e la tua domanda di cittadinanza viene approvata.
[[Decidi di approfittarne subito e iscriverti ad un concorso per la cancelleria, contando sul fatto che la tua domanda riceverà sufficienti voti a favore.]]
[[Hai capito che la tua ascesa sociale richiede, a questo punto, che valuti di sposare la figlia di qualche professionista o addirittura di un nobile, se saprai essere abbastanza convincente nei confronti del padre.]]Fianco a fianco negli androni dei palazzi veneziani si incontrano stranieri e semplici abitanti affaccendati in mille commissioni; cittadini delle terre conquistate cui è permesso svolgere i mestieri manuali e mercanti nati fuori laguna che hanno faticosamente ottenuto il titolo di cittadini per privilegio e sono trattati come veneziani. Avvolti nelle loro vesti nere e con il capo coperto dalle berrette si vedono segretari, notai, cancellieri e patrizi.
Considerato che il titolo di cittadino originario non si trasmette di padre in figlio, sposare una donna popolana non precluderebbe alcuna possibilità ai tuoi figli, a differenza di quanto avviene nelle famiglie nobili. D'altro canto, però, la scelta della tua sposa deve essere strategica: in fondo, stai cercando un appoggio che confermi la rispettabilità della tua famiglia e i legami di parentela creati grazie a tua moglie saranno decisivi per il tuo futuro.
[[Accetti la proposta di sposare Marina, figlia di un segretario ducale che offre una dote di 1500 ducati, dei quali però 500 dovranno essere considerati sua proprietà in senso stretto, senza che tu possa disporne.]]
[[Accetti la proposta di sposare Vittoria, sorellastra del nobile Andrea Trevisan, che ti permette di legarti ad una famiglia nobile ma offre una dote di 800 ducati, a fronte della quale dovrai darne 1500 di controdote.]]
[[Accetti la proposta di sposare Orsetta, figlia unica di un mercante di seta, che offre una dote di 2000 ducati e la possibilità di ereditare la casa paterna al centro del sestriere di Cannaregio.]]Fianco a fianco negli androni dei palazzi veneziani si incontrano stranieri e semplici abitanti affaccendati in mille commissioni; cittadini delle terre conquistate cui è permesso svolgere i mestieri manuali e mercanti nati fuori laguna che hanno faticosamente ottenuto il titolo di cittadini per privilegio e sono trattati come veneziani. Avvolti nelle loro vesti nere e con il capo coperto dalle berrette si vedono segretari, notai, cancellieri e patrizi.
E' questo intreccio di storie diverse che ti ha permesso di stringere i legami che ti hanno portato alle soglie della cancelleria: un buon matrimonio con una delle famiglie che animano la città ti può garantire il loro sostegno anche in futuro.
[[Accetti la proposta di sposare Marina, figlia di un segretario ducale che offre una dote di 1500 ducati, dei quali però 500 dovranno essere considerati sua proprietà in senso stretto, senza che tu possa disporne.]]
[[Accetti la proposta di sposare Vittoria, sorellastra del nobile Andrea Trevisan, che ti permette di legarti ad una famiglia nobile ma offre una dote di 800 ducati, a fronte della quale dovrai darne 1500 di controdote.]]
[[Accetti la proposta di sposare Orsetta, figlia unica di un mercante di seta, che offre una dote di 2000 ducati e la possibilità di ereditare la casa paterna al centro del sestriere di Cannaregio.]]La società veneziana è complessa e articolata: mentre il figlio legittimo di un nobile eredita dal padre il suo titolo, sempre che costui, come di quanto in quando capita, non dimentichi di registrarne la nascita presso gli uffici dell'amministrazione, per i cittadini le cose vanno diversamente. Ognuno, anche se discende da più generazioni di cittadini originari, deve sottoporre la propria pratica all'ufficio dell'Avogaria di Comun, che valuterà se ottempera ai requisiti richiesti dalla legge.
In ogni caso, probabilmente qualcuno obietterebbe perfino che la tua si possa definire una famiglia di cittadini: certo, per quanto ne sai sono almeno cinque generazioni che abitate nel palazzo poco distante dalla calle del Gambaro, eppure tuo padre non ha mai avuto ragione di chiedere lo status di cittadino originario.
Appare difficile, del resto, dargli torto: gode già dei privilegi de intus et extra che gli servono per commerciare con l'Oriente senza pagare dazi doganali e tutto il suo impegno è stato rivolto, negli anni, al miglioramento della vostra compagnia di famiglia. Non ha mai sentito la necessità di alcun altro riconoscimento.
Sa già, del resto, che il commercio dei vini sarà portato avanti dai suoi due figli di primo letto e dai tuoi zii.
[[Se inserisci nella tua domanda per lo status di cittadino originario il tuo certificato di battesimo, prosegui qui.]]
[[Se non inserisci nella tua domanda per lo status di cittadino originario il tuo certificato di battesimo, prosegui qui.]]All'interno di una famiglia veneziana, le donne rappresentano una sorta di "diplomazia informale": possono sposarsi in maniera trasversale ai diversi ceti e la loro dote non è rappresentata solo dal denaro e dai beni che i genitori mettono da parte in vista del loro matrimonio ma anche dal capitale di rapporti sociali che portano con sé.
Il matrimonio, infatti, permette a due famiglie di stringere legami che possono essere utili in molte circostanze e le donne veneziane mantengono, generalmente, rapporti anche piuttosto stretti con la famiglia d'origine.
[[Accetti la proposta di sposare Marina, figlia di un segretario ducale che offre una dote di 3000 ducati, dei quali però 500 dovranno essere considerati sua proprietà in senso stretto, senza che tu possa disporne.]]
[[Accetti la proposta di sposare Vittoria, sorellastra del nobile Andrea Trevisan, che ti permette di legarti ad una famiglia nobile ma offre una dote di 2200 ducati, a fronte della quale dovrai darne 1500 di controdote.]]L'ingresso di tua moglie in famiglia rappresenta, per te, una grande occasione: gli incarichi presso gli uffici pubblici sono distribuiti dal consiglio patrizio della Quarantia Criminal sulla base dell'elezione ma spesso anche come grazie elargite al membro di una famiglia meritevole.
Tuo suocero perora la tua causa, riuscendo in breve tempo a farti ottenere uno degli uffici cittadini: si tratta per ora di un incarico temporaneo, di quattro anni, come prescrive la legge.
Tuttavia, una volta titolare del tuo incarico di notaio, potrai fare come fanno molti altri: tra qualche anno lo potrai intestare ad un figlio, magari mentre è ancora bambino, oppure, se riuscirai ad ottenere dai patrizi una grazia a vita, una volta vecchio lo intesterai ad un nipote, forse perfino prima che nasca.
Ciò che devi fare adesso è svolgere bene il tuo lavoro, metterti in luce per la tua affidabilità e la tua precisione e continuare a stringere dei buoni rapporti. Se sarai bravo, di fatto riuscirai a trattare il tuo ufficio come un patrimonio che, acquisito formalmente per qualche anno, rimarrà all'interno della famiglia.
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[[Credits]]L'ingresso di tua moglie in famiglia rappresenta, per te, una grande occasione: gli incarichi presso gli uffici pubblici sono distribuiti dal consiglio patrizio della Quarantia Criminal sulla base dell'elezione ma spesso anche come grazie elargite al membro di una famiglia meritevole.
Ovviamente, essere "meritevoli" agli occhi di un numero sufficiente di patrizi del consiglio significa principalmente avere buoni rapporti con le loro famiglie e ottenere la loro fiducia affinché si sentano in buone mani affidandoti un incarico.
Vittoria, come figlia naturale del nobile Trevisan, è cresciuta nella sua casa insieme alla madre e ha ricevuto l'educazione domestica insieme alle sue figlie. Fratellastri e sorellastre la considerano parte della famiglia e Andrea non manca di spendersi presso gli altri membri del Consiglio della Quarantia garantendo la tua affidabilità e la tua precisione.
Grazie alla sua intercessione, riesci ad ottenere uno dei prestigiosi ruoli di notaio straordinario, che sono meno di 100 in tutta la città: si tratta di un incarico di supplente, ma se ti dimostrerai abile e saprai sfruttare le occasioni potresti trovarti nel giro di pochi anni a sostituire un notaio ordinario.
Trascorrerai molti dei prossimi mesi in missioni all'estero, dove è necessario sostituire uno dei funzionari, e questo ti permetterà di vedere alcune città più o meno lontane: da Roma a Vienna, da Zara a Costantinopoli.
Mentre osservi il sole svanire lentamente, quasi sciogliersi dentro la laguna, vedi apparire all'orizzonte i profili delle città che ti aspettano, così come hai imparato a conoscerle dai libri. Ti incammini verso casa e la tua mente viaggia, oltre che nello spazio, nel tempo: una volta titolare del tuo incarico di notaio, come molti altri cercherai di intestarlo a tuo figlio, magari mentre è ancora bambino, oppure, se riuscirai ad ottenere dai patrizi una grazia a vita, una volta vecchio lo intesterai ad un nipote, forse perfino prima che nasca.
Ciò che devi fare adesso è svolgere bene il tuo lavoro, metterti in luce e continuare a stringere dei buoni rapporti. Se sarai bravo, il tuo ufficio finirà per diventare un patrimonio che, acquisito in teoria solo per qualche anno, rimarrà all'interno della famiglia.
Il cielo si è fatto più scuro, ma mentre scivoli nel portone del tuo palazzo il futuro non ti è mai sembrato così luminoso.
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[[Credits]]Orsetta ti ha portato in dote una cifra che, al momento del vostro matrimonio, non era affatto male. Inoltre ha ereditato la casa-laboratorio paterna, in Calle dei Priuli, poco lontano dall'ambasciata spagnola di S. Geremia.
Tua moglie è cresciuta nel cuore della tessitoria, dove in pochi metri si concentrano decine e decine di laboratori, con i telai stretti uno accanto all'altro nelle soffitte inondate di luce, sempre impegnati a battere il tempo a ritmo costante. Sulla calle si aprono le botteghe con i loro drappi variopinti e agli angoli degli edifici si vedono i venditori ambulanti di fili d'oro, d'argento e delle sete, sia quelle buone sia quelle di scarsa qualità.
Il nonno di Orsetta possedeva uno dei laboratori che danno sulla strada e suo padre è stato prima un tessitore e poi un mercante di seta, in anni in cui ormai la gente ha preso l'abitudine di indossare la camicia e farla fuoriuscire dagli abiti: le donne, soprattutto, amano le camicie bianche che mettono in luce il busto, capaci di evocare purezza e delicatezza e al contempo ornate da ricami e merletti che possono essere aggiunti o tolti secondo il capriccio della compratrice o l'occasione per la quale si veste.
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src="ricamo2.png" width="370" height="230" alt="ricamo2">
Il ricamo fino ad un secolo fa era un mestiere da uomini, ma da quando si è diffusa la moda dei merletti utilizzati sui polsi, ai bordi delle camicie, sui guanti, i ventagli e le cuffie, per tacere delle tovaglie e delle lenzuola, sempre più donne e ragazze si sono affacciate al mestiere.
Nel sestriere Orsetta è andata a scuola fino a 14 anni, come avviene a circa un quarto dei bambini veneziani: è stata fortunata, le ragazze sono solo una su dieci! Le hai chiesto se a quell'epoca, come tanti dei suoi compagni, è stata mandata come apprendista in uno dei laboratori?
[[Se Orsetta ha fatto l'apprendista, per ricamare o imparare a lavorare una passamanerie, prosegui qui.]]
[[Se Orsetta è andata a scuola, ma non ha mai fatto apprendistato, prosegui qui.]]Grazie al matrimonio sei ben inserito nella società veneziana e puoi riprendere in considerazione l'idea di partecipare ad uno dei concorsi in cancelleria, prima di invecchiare troppo.
Per farlo, intraprendi presso l'ufficio dell'Avogaria di Comun la procedura per il riconoscimento come cittadino originario.
I dati riportati nel tuo certificato di matrimonio garantiscono che sei nato a Venezia: i magistrati vogliono ora verificare che tu appartenga ad una famiglia "onorevole" e interrogano, tra gli altri, un garzone che ha servito nella bottega di tuo padre.
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(colour: #E3BE05)+(text-style: "bold")+(text-style: "italic")[
Magistrato: "Che profession fu quella di Zuane Stefani?"
Testimone: "Mercante de vin, come ha fatto anche suo padre, sempre."
Magistrato: "Lavoravelo nei suoi magazeni?"
Testimone: "Nei magazeni et con le barche su le rive."
Magistrato: "Vendevalo all'ingrosso, o al minuto?"
Testimone: "All'ingrosso e al minuto, secondo le autorizzazioni dei magazeni."
Magistrato: "Come 'ndava vestito Bernardin ne la bottega?"]
[[Testimone: "'l portava la manega a comedo, la veste nera con le maniche larghe."]]
[[Testimone: "stava ora con la manega a comedo, la veste nera con le maniche larghe, ora con la traversa (grembiule) alla romana."]]Grazie al matrimonio sei ben inserito nella società veneziana e puoi riprendere in considerazione l'idea di partecipare ad uno dei concorsi in cancelleria, prima di invecchiare troppo.
Per farlo, intraprendi presso l'Avogaria di Comun la procedura per il riconoscimento come cittadino originario.
I dati riportati nel tuo certificato di matrimonio garantiscono che sei nato a Venezia: i magistrati vogliono ora verificare che tu appartenga ad una famiglia "onorevole" e interrogano, tra gli altri, un garzone che ha servito nella bottega di tuo padre.
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(colour: #E3BE05)+(text-style: "bold")+(text-style: "italic")[
Magistrato: "Che profession fu quella di Zuane Stefani?"
Testimone: "Mercante de vin, come ha fatto anche suo padre, sempre."
Magistrato: "Lavoravelo nei suoi magazeni?"
Testimone: "Nei magazeni et con le barche su le rive."
Magistrato: "Vendevalo all'ingrosso, o al minuto?"
Testimone: "All'ingrosso e al minuto, secondo le autorizzazioni dei magazeni."
Magistrato: "Come 'ndava vestito Bernardin ne la bottega?"]
[[Testimone: "'l portava la manega a comedo, la veste nera con le maniche larghe."]]
[[Testimone: "stava ora con la manega a comedo, la veste nera con le maniche larghe, ora con la traversa (grembiule) alla romana."]]Per poter entrare a far parte dei cittadini originari di Venezia, i giovani uomini devono poter provare che i loro genitori e i loro nonni non hanno esercitato arti "vili", cioè lavori manuali o commercio al minuto.
La testimonianza del vecchio garzone ha tolto il dubbio ai magistrati: tuo padre e suo padre prima di lui hanno gestito gli aspetti "nobili" del commercio, lasciando ai loro sottoposti tutte le operazioni manuali. Il loro stile di vita, inoltre è stato paragonabile a quello di un patrizio: hanno indossato la lunga veste nera nobiliare e hanno tenuto in casa, per i loro spostamenti, una gondola.
La vita della tua famiglia, dunque, può a ben titolo essere considerata "civile" e la domanda di cittadinanza originaria viene approvata.
[[Decidi di approfittarne subito e iscriverti ad un concorso per la cancelleria, contando sul fatto che la tua domanda riceverà sufficienti voti a favore.]]Per poter entrare a far parte dei cittadini originari di Venezia, i giovani uomini come te devono poter provare che i loro genitori e i loro nonni non hanno esercitato arti "vili", cioè lavori manuali o commercio al minuto.
Purtroppo la testimonianza del garzone ha fatto venire dei dubbi ai magistrati dell'Avogaria, che sospettano che la tua famiglia non abbia una reputazione sufficientemente onorevole per conferirti il titolo di cittadino originario.
[[Decidi di proporre altre testimonianze, contando anche sui parenti di tua moglie.]][[Se hai sposato Marina, figlia di un segretario, prosegui qui.]]
[[Se hai sposato Vittoria, sorellastra di un nobile, prosegui qui.]]Il requisito della cosiddetta "civiltà", cioè dell'essersi astenuti dal lavoro manuale per tre generazioni, è considerato dagli Avogadori il più importante ed è, non a caso, il più invidiato dai ceti artigianali di Venezia, che non possono ambire al titolo di cittadini originari e ai vantaggi che esso comporta.
Del resto, è proprio questo a costituire il vero segno di distinzione sociale, capace di avvicinare alcune famiglie di mercanti come quella da cui provieni ai burocrati e finanche ai nobili veneziani che esercitano il potere politico.
Diventa dunque determinante poter controbattere alla goffa testimonianza resa dal vecchio garzone e dimostrare che lo stile di vita della tua famiglia è sempre stato onorevole.
Per tua fortuna, tuo suocero ha acconsentito alle tue nozze con l'intento di inserire la figlia in una nuova famiglia dell'amministrazione e non ha nessuna intenzione di veder sfumare i suoi piani. Con il suo aiuto, riesci a proporre ai magistrati le testimonianze adatte e con un supplemento di indagine gli Avogadori decidono di accettare la tua domanda di cittadinanza originaria.
[[Decidi di approfittarne subito e iscriverti ad un concorso per la cancelleria, contando sul fatto che la tua domanda riceverà sufficienti voti a favore.]]Tua moglie è la figlia naturale di un patrizio veneziano e suo fratello Andrea appartiene al ceto di governo della città.
Proprio lui è disponibile ad aiutarti: racconta ai magistrati di aver mangiato più volte nella vostra casa e di aver visto il vostro personale di servizio e le due gondole che tenete a disposizione per gli spostamenti tuoi e dei tuoi figli.
Inoltre ricorda che hai dato in controdote alla sorella una casa nella campagna veneta, vicina alle ville di alcuni gentiluomini di Venezia, e che la mantieni con abiti e gioielli degni della sua infanzia.
Questa testimonianza dimostra agli Avogadori che la vita della tua famiglia, dunque, può a ben titolo essere considerata "civile" e "onorevole" e la tua domanda di cittadinanza originaria viene approvata.
[[Decidi di approfittarne subito e iscriverti ad un concorso per la cancelleria, contando sul fatto che la tua domanda riceverà sufficienti voti a favore.]]Purtroppo sei stato ingenuo ad accettare la proposta di un contrabbandiere, che, a differenza tua, aveva molto da guadagnare e poco da perdere.
Le barche dei dazieri di Venezia pattugliano notte e giorno le acque della laguna, risalgono quando necessario le foci dei fiumi e inseguono, nelle notti movimentate, le barche sospette minacciandole con balestre e bombardelle.
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La tua truffa è stata scoperta e sei stato costretto a pagare una grossa multa. Per tua fortuna è subito emerso che non sei un contrabbandiere professionista. La tua bravata, però, poteva costare molto più cara sia a te che alla compagnia di famiglia.
I tuoi zii non hanno intenzione di correre altri rischi: probabilmente inserirti nella compagnia di famiglia è stato un errore e forse si può andora trovare [[un'altra strada più adatta alle tue capacità.]]I tuoi zii hanno deciso di farti studiare legge e hai dimostrato che questa strada ti si addice più di quella del commerciante.
La tua esperienza nella compagnia di famiglia non è stata, comunque, del tutto inutile, perché ti ha permesso di conoscere gli usi e i costumi delle aree con le quali Venezia commercia nel Mar Adriatico e nel Mediterraneo.
Poco dopo il tuo diciottesimo compleanno, mentre ti trovi per qualche giorno a Padova, ricevi la notizia che a tuo zio è stato consigliato di avviarti alla carriera amministrativa senza aspettare che tu concluda gli studi: ci sono buone possibilità che tu possa fare carriera nell'amministrazione cittadina iniziando subito.
[[La prospettiva di entrare da subito in cancelleria ti entusiasma: interrompi gli studi e torni a Venezia per intraprendere questa strada.]]
Mentre ti stai organizzando per partecipare ad uno dei concorsi, però, [[ti viene offerta la possibilità di accompagnare un importante funzionario della cancelleria veneziana in una missione a Durazzo: decidi di accettare, dato che conosci bene l'area adriatica.]]I tuoi zii ti hanno avviato agli studi di legge: in tempi in cui il commercio non sembra più andare a gonfie vele come in passato, sono molte le famiglie mercantili che differenziano le attività e destinano uno degli eredi alla burocrazia statale.
La tua esperienza nella compagnia di famiglia non è stata, comunque, del tutto inutile, almeno perché ti ha permesso di conoscere gli usi e i costumi delle aree con le quali Venezia commercia.
Poco dopo il tuo diciottesimo compleanno, mentre ti trovi per qualche giorno a Padova, ricevi la notizia che a tuo zio è stato consigliato di avviarti alla carriera amministrativa senza aspettare che tu concluda gli studi: ci sono buone possibilità che tu possa scalare dall'interno i gradi dell'amministrazione cittadina iniziando subito.
[[La prospettiva di entrare da subito in cancelleria ti entusiasma: interrompi gli studi e torni a Venezia per intraprendere questa strada.]]
Mentre ti stai organizzando per partecipare ad uno dei concorsi, però, [[ti viene offerta la possibilità di accompagnare un importante funzionario della cancelleria veneziana in una missione a Durazzo: decidi di accettare, dato che conosci bene l'area adriatica.]][[Se ti sei già sposato, prosegui qui.]]
[[Se non ti sei sposato, prosegui qui.]]Scendi dalle scale del ponte e attraversi la piazza: fianco a fianco negli androni dei palazzi si incontrano stranieri e semplici abitanti affaccendati in mille commissioni; cittadini delle terre conquistate che svolgono mestieri manuali o hanno negozi al dettaglio, grandi mercanti nati fuori laguna che hanno faticosamente ottenuto il titolo di cittadini con il privilegio "de intus et extra" (verso l'interno e l'esterno) e sono trattati come veneziani. Ti soffermi a guardare i segretari, i notai, i cancellieri che seguono i patrizi diretti alle udienze: sono tutti avvolti nelle loro vesti nere e con il capo coperto dalle berrette.
E' questo intreccio di storie che intesse la rete degli appoggi sui quali puoi contare: a quale delle famiglie veneziane ti sei legato con il tuo matrimonio?
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[[Hai accettato di sposare Marina, figlia di un segretario ducale, anche se hai dovuto accettare di lasciarle gestire parte della sua dote.]]
[[Hai deciso di sposare Vittoria, sorellastra del nobile Andrea Trevisan, nonostante il costo della controdote.]]
Scendi dalle scale del ponte e attraversi la piazza: fianco a fianco negli androni dei palazzi si incontrano stranieri e semplici abitanti affaccendati in mille commissioni; cittadini delle terre conquistate che svolgono mestieri manuali o hanno negozi al dettaglio, grandi mercanti nati fuori laguna che hanno faticosamente ottenuto il titolo di cittadini con il privilegio "de intus et extra" (verso l'interno e l'esterno) e sono trattati come veneziani. Ti soffermi a guardare i segretari, i notai, i cancellieri che seguono i patrizi diretti alle udienze: sono tutti avvolti nelle loro vesti nere e con il capo coperto dalle berrette.
E' questo intreccio di storie che intesse la rete degli appoggi sui quali puoi contare: finora, essa è ridotta dal fatto che tu non ti sia ancora sposato.
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Un buon matrimonio con una delle famiglie che animano la città ti può garantire il loro sostegno anche in futuro, come il leggero colpo che serve ad una biglia per scorrere veloce su piano inclinato.
[[Accetti la proposta di sposare Marina, figlia di un segretario ducale che offre una dote di 1600 ducati, dei quali però 500 dovranno essere considerati sua proprietà in senso stretto, senza che tu possa disporne.]]
[[Accetti la proposta di sposare Vittoria, sorellastra del nobile Andrea Trevisan, che ti permette di legarti ad una famiglia nobile ma offre una dote di 800 ducati, a fronte della quale dovrai darne 1300 di controdote.]]Tuo suocero perora la tua causa, riuscendo in breve tempo a farti ottenere uno degli uffici cittadini: si tratta per ora di un incarico temporaneo, di quattro anni, come prescrive la legge.
Tuttavia, una volta titolare del tuo incarico di notaio, potrai fare come fanno molti altri: tra qualche anno lo potrai intestare ad un figlio, magari mentre è ancora bambino, oppure, se riuscirai ad ottenere dai patrizi una grazia a vita, quando ti sentirai ormai vecchio lo intesterai ad un nipote, forse perfino prima che nasca.
Ciò che devi fare adesso è svolgere bene il tuo lavoro, metterti in luce per la tua affidabilità e la tua precisione e continuare a stringere dei buoni rapporti. Se sarai bravo, di fatto riuscirai a trattare il tuo ufficio come un patrimonio che, acquisito in teoria solo per qualche anno, rimarrà all'interno della famiglia.
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[[Credits]]Vittoria, come figlia naturale del nobile Trevisan, è cresciuta nella sua casa insieme alla madre e ha ricevuto l'educazione domestica insieme alle sue figlie. Fratellastri e sorellastre la considerano parte della famiglia e Andrea non manca di spendersi presso gli altri membri del Consiglio della Quarantia garantendo la tua affidabilità e la tua precisione.
Grazie alla sua intercessione, riesci ad ottenere uno dei prestigiosi ruoli di notaio straordinario, che sono meno di 100 in tutta la città: si tratta di un incarico di supplente, ma se ti dimostrerai abile e saprai sfruttare le occasioni potresti trovarti nel giro di pochi anni a sostituire un notaio ordinario.
Trascorrerai molti dei prossimi mesi in missioni all'estero, dove è necessario sostituire uno dei funzionari, e questo ti permetterà di vedere alcune città più o meno lontane: da Roma a Vienna, da Durazzo a Costantinopoli.
Mentre osservi il sole svanire lentamente, quasi sciogliersi dentro la laguna, vedi apparire all'orizzonte i profili delle città che ti aspettano, così come hai imparato a conoscerle dai libri. Ti incammini verso casa e la tua mente viaggia, oltre che nello spazio, nel tempo: una volta titolare del tuo incarico di notaio, come molti altri cercherai di intestarlo a tuo figlio, magari mentre è ancora bambino, oppure, se riuscirai ad ottenere dai patrizi una grazia a vita, ormai vecchio lo intesterai ad un nipote, forse perfino prima che nasca.
Ciò che devi fare adesso è svolgere bene il tuo lavoro, metterti in luce e continuare a stringere dei buoni rapporti. Se sarai bravo, il tuo ufficio finirà per diventare un patrimonio che, acquisito formalmente per qualche anno, rimarrà all'interno della famiglia.
Il cielo si è fatto più scuro, ma mentre scivoli nel portone del tuo palazzo il futuro non ti è mai sembrato così luminoso.
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[[Credits]](colour: #E6E6FA)+(font: "Times")+(text-style: "bold")+(text-style: "italic")[Credits]
(colour: #E6E6FA)+(font: "Times")[Hai giocato (text-style: "italic") [Vittore Stefani] in (text-style: "italic")[Veneziani. Storie di uomini, donne e cittadini]]
(colour: #E6E6FA)+(font: "Times")[Scritto da Lucia Boschetti
Lettura di Gemma Anna Sergi e Livio Facelgi
L'opera è distribuita con licenza CC-BY-ND]
(colour: #E6E6FA)+(font: "Times")[Musiche di Giovanni Bassano (text-style: "italic")[Ricercata], riproduzione distribuita su https://www.wga.hu/music1/16_cent/bassano_ricercata.html]
(colour: #E6E6FA)+(font: "Times")[Per la bibliografia di riferimento si veda L. Boschetti (text-style: "italic")[La Venezia del XVI secolo come caso di studio per un laboratorio sulla cittadinanza a scuola], in corso di pubblicazione su "Progressus" 1/2020]
(colour: #E6E6FA)+(font: "Times")+(text-style: "bold")+(text-style: "italic")[Credits immagini]
(colour: #E6E6FA)+(font: "Times")[Casimiro Affaitati,(text-style: "italic")[L'ortolano in villa e l'accurato giardiniere in citta cioe regole pratiche, e fondate sull'esperienza di vecchj ortolani per coltivare qualunque sorta d'erbaggi, e di fiori, spezialmente di garofani, per propagare ed innestare piante, e viti; il modo d'educar i bigatti, il trattato del tabacco; e la maniera di fare i vini di perfetta qualita], Venezia, 1787
Vittore Carpaccio, (text-style: "italic")[Storie di Sant’Orsola], 1490-1495, immagine di pubblico dominio da wikipedia.com
Etienne Dealune, (text-style: "italic")[Allegoria del mese di agosto], metà del XVI secolo, incisione conservata presso Civica Raccolta delle Stampe A. Bertarelli, Milano, http://graficheincomune.comune.milano.it/GraficheInComune/immagine/Popolari+Profane+p.+7-1b/Popolari Profane p. 7-1b
Matteo Pagan, (text-style: "italic")[La processione del Doge nella Domenica delle Palme], incisa tra il 1556 e il 1559, Ristampa, colorata a tempera d'uovo, eseguita da F. Ongania nel 1880, https://i.pinimg.com/; immagine distribuita con Licenza Creative Commons
Alessandro Paganino, (text-style: "italic")[Libro primo de rechami p elquale se impara in diuersi modi l'ordine e il modo de recamare: cosa nō mai piu fatta ne stata mostrata : el qual modo se insegna al lettore voltando la carta], Venezia, 1527
(text-style: "italic")[Mediterraneo], Vol. EE 46, tav. 12, stampa conservata presso Civica Raccolta delle Stampe A. Bertarelli, Milano, http://graficheincomune.comune.milano.it/GraficheInComune/immagine/Vol.+EE+46,+tav.+12/Vol. EE 46, tav. 12
Antonio Tempesta, (text-style: "italic")[Cantina di vini romani], Arti Mestieri m. 36-1, fine XVI secolo, stampa conservata presso Civica Raccolta delle Stampe A. Bertarelli, Milano, http://graficheincomune.comune.milano.it/GraficheInComune/immagine/Arti+Mestieri+m.+36-1a/Arti Mestieri m. 36-1a
Francesco Valegio, (text-style: "italic")[Raccolta di le più illustri et famose città di tutto il mondo], Venezia 1590-1600, stampa conservata presso Civica Raccolta delle Stampe A. Bertarelli, Milano,
tavola 52, Candia, http://graficheincomune.comune.milano.it/GraficheInComune/immagine/Albo+C+2,+tav.+52/Albo C 2, tav. 52
tavola 255, Treviso, http://graficheincomune.comune.milano.it/GraficheInComune/immagine/Albo+C+2,+tav.+255/Albo C 2, tav. 255]
Tuo suocero perora la tua causa, riuscendo in breve tempo a farti ottenere uno degli uffici cittadini: si tratta per ora di un incarico temporaneo, di quattro anni, come prescrive la legge.
Tuttavia, una volta titolare del tuo incarico di notaio, potrai fare come fanno molti altri: tra qualche anno lo potrai intestare ad un figlio, magari mentre è ancora bambino, oppure, se riuscirai ad ottenere dai patrizi una grazia a vita, sentendo approssimarsi i tuoi ultimi anni lo intesterai ad un nipote, forse perfino prima che nasca.
Ciò che devi fare adesso è svolgere bene il tuo lavoro, metterti in luce per la tua affidabilità e la tua precisione e continuare a stringere dei buoni rapporti. Se sarai bravo, di fatto riuscirai a trattare il tuo ufficio come un patrimonio che, acquisito formalmente per qualche anno, rimarrà all'interno della famiglia.
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[[Credits]]Grazie ai buoni rapporti che hai intessuto negli anni con il patriziato, riesci ad ottenere uno dei prestigiosi ruoli di notaio straordinario, che sono meno di 100 in tutta la città: si tratta di un incarico di supplente, ma se ti dimostrerai abile e saprai sfruttare le occasioni potresti trovarti nel giro di pochi anni a sostituire un notaio ordinario.
Trascorrerai molti dei prossimi mesi in missioni all'estero, laddove è necessario sostituire uno dei funzionari, e questo ti permetterà di vedere alcune città più o meno lontane: da Roma a Vienna, da Ragusa a Costantinopoli.
Mentre osservi il sole svanire lentamente, quasi sciogliersi dentro la laguna, vedi apparire all'orizzonte i profili delle città che ti aspettano, così come hai imparato a conoscerne gli angoli più famosi dai libri. Ti incammini verso casa e la tua mente viaggia, oltre che nello spazio, nel tempo: una volta titolare del tuo incarico di notaio, come molti altri cercherai di intestarlo a tuo figlio, magari mentre è ancora bambino, oppure, se riuscirai ad ottenere dai patrizi una grazia a vita, sentendo approssimarsi i tuoi ultimi anni lo intesterai ad un nipote, forse perfino prima che nasca.
Ciò che devi fare adesso è svolgere bene il tuo lavoro, metterti in luce e continuare a stringere dei buoni rapporti. Se sarai bravo, il tuo ufficio finirà per diventare un patrimonio che, acquisito formalmente per qualche anno, rimarrà all'interno della famiglia per decenni.
Il cielo si è fatto più scuro, ma mentre scivoli nel portone del tuo palazzo il futuro non ti è mai sembrato così luminoso.
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[[Credits]] ↶↷ Venezia, 1576. Vettor o Vittore: in casa quando pronunciano il tuo nome l'inflessione delle serve, che tradisce la loro origine, a volte veneziana, a volte dall'entroterra, piega le vocali verso l'una o l'altra delle pronunce. Sei un giovane intraprendente e brillante e appartieni ad una storica famiglia di mercanti di vino veneziani. Si tratta di un commercio florido: né la birra né il caffé sono bevuti a Venezia quanto il vino. Si dice perfino che, pochi anni prima della tua nascita, i soldati inviati da papa Paolo III in Germania siano morti perché c'era poco vino e si rifiutavano di bere la birra. Questa diceria forse non rispecchia la realtà ma la dice lunga sul fatto che i vostri clienti sono affezionati: tanto affezionati da servirsi spesso di canali illegali come quelli del contrabbando. La tua famiglia offre - e non si dica illegalmente, anche quando lo si fa! - una gran varietà di merci: vini neri, marzemini, malvasie, bianchi e di recente anche un nuovo prodotto, l'acquavite. Ultimamente le malvasie e i vini liquorosi vanno forte, perché si è diffusa la moda di iniziare i pasti, per essere raffinati, intingendo marzapane e biscotti in un bicchiere di vino dolce. Hai iniziato a farlo anche tu e, mentre aspetti che il biscotto si inzuppi, rifletti che è ora di decidere qual è il tuo ruolo nell'attività di famiglia. Tuo padre è morto da poco e adesso solo tu puoi decidere cosa vuoi fare. Se decidi di portare avanti l'attività di famiglia, prosegui qui. Se decidi di trasferirti a Padova e dedicarti agli studi, prosegui qui.